Approvata la realizzazione delle vasche a Radimero
Si è conclusa positivamente la procedura di autorizzazione alla costruzione di due vasche aggiuntive nel cantiere Radimero, così come richiesto dall’Osservatorio ambientale alcuni mesi fa, al fine di garantire una maggiore efficienza nella caratterizzazione delle terre di smarino, data la presenza di due talpe che scavano in parallelo.
Le vasche, interrate nell’area di cantiere, vengono utilizzate per stoccare e analizzare il materiale estratto dalle gallerie durante l’avanzamento delle talpe prima dell’invio al deposito intermedio di Romanellotta, dove si svolge il processo di biodegradazione dei tensioattivi contenuti nelle terre.
La costruzione delle vasche a Radimero, che si trova nel Comune di Arquata Scrivia, è stata approvata da Rfi come variante non sostanziale al progetto: le due vasche in più, infatti, assicurano tutto il tempo necessario alla caratterizzazione delle terre di smarino senza tenere bloccato lo scavo.
“Accogliamo con grande favore che, per rispondere a quanto richiesto dall’Osservatorio al fine di garantire un’efficiente gestione delle terre da scavo a Radimero, il Cociv si sia attivato da subito per avviare l’iter autorizzativo, in conformità con quanto richiesto dal Comune di Arquata commenta Claudio Coffano, presidente dell’Osservatorio – Auspichiamo che l’avvio dei lavori avvenga a breve, visto che le aree sono già in disponibilità del consorzio”.