Un pareggio di lotta. Voluto e prezioso
Alessandria in dieci nei 15' finali a Pisa, ma resiste
Alessandria in dieci nei 15' finali a Pisa, ma resiste
Pisa – Alessandria 0-0
Pisa (3-5-2): Gori; Meroni, Brignani, Liotti; Zammarini (26’st Birindelli), De Vitis (22’st Marin), Gucher, Di Quinzio (32’st Cernigoi), Lisi; Moscardelli, Marconi (22’st Masucci). A disp.: D’Egidio, Cardelli, Masi, Izzillo, Cuppone, Maffei,. All.: D’Angelo
Alessandria (3-4-1-2): Cucchietti; Gjura, Prestia, Agostinone; Delvino, Gatto, Maltese (44’st Badan), Panizzi (44’st Fissore); Bellazzini (32’st Gazzi); De Luca (24’st Sartore), Santini (44’st Talamo). A disp.: Pop, Zogkos, Gerace, Sbampato, Fissore, Usel, Cottarelli, Rocco. All.: D’Agostino
Arbitro: Pasciuta di Ravenna
Assistenti: Biava di Vercelli e Pizzi di Termoli
Note: Giornata calda, terreno in discrete condizioni. Spettatori: 6000 circa. Espulso Delvino al 28’st per gioco violento. Ammoniti: Prestia per simulazione, Liotti, Gjura per gioco falloso. Angoli: 3-2 per il Pisa Recupero: pt 0′, st 5′
Un pareggio prezioso. Giusto, fortemente voluto. Forse, senza il rosso, esagerato, a Delvino, l’Alessandria avrebbe potuto sfruttare la velocità e l’imprevedibilità di Sartore, che invece fa il terzino aggiunto. Però c’è Cucchietti ottimo e c’è una squadra che mette cuore, l’energia, la voglia, stringe i denti e dopo 95′ va a prendersi gli applausi dei tifosi. ‘Vogliamo gente che lotta’ cantano i tifosi. Questa Alessandria lotta. E bene
LE SQUADRE
D’Agostino ripropone il 3-4-1-2 scelto contro la Lucchese, ma cambiando alcuni interpreti: a sinistra il ritorno di Panizzi dall’inizio, e in attacco subito De Luca con Santini. E Sartore in panchina. D’Angelo insiste con il 3-5-2 e in difesa, dove manca Buschiazzo, squalificato, debutta tra i professionisti Brignani, con Lotti abbassato nella linea difensiva.
LA PARTITA
Aggredisce il Pisa, come prevedibile, sfruttando, soprattutto, la spinta degli esterni, in particolare, a sinistra, Di Quinzio: dal suo piede, al 9′, nasce la prima occasione per il Pisa, sul suo cross, però, né Moscardelli, né Marconi, sottoporta, arrivano per la deviazione. Ed è anche l’unica opportunità, perché l’Alessandria prende le misure, si abbassa a cinque quando serve e verticalizza e un paio di volte entra anche in area, senza finalizzare, ma trasmettendo una idea di pericolosità che obbliga il Pisa spesso a raddoppiare sul portatore. Al 36′ la palla d’oro è per i Grigi: bella azione di Paniziz, che salta Meroni e tocca a De Luca, conclusione deviata in angolo, e i giocatori ospiti protestano per un presunto tocco di mano. Al 39′ sponda di testa ancora di Panizzi, in area arriva prima De Luca, ma Gori blocca. La risposta dei nerazzurri al 42′, gira di testa De Vitis, ma Cucchietti è attento e blocca.
La ripresa inizia con un brivido, al 6′, errore di Prestia e De Vitis si divora un gol a tu per tu con Cucchietti, calciando debole un pallone che il portiere controlla. Ribaltamento di fronte, dal limite Bellazzini, toccato in angolo. Insiste il Pisa, al 9′, sul traversone del solito Di Quinzio da sinistra, gira De Vitis, palla alta. Al 17′ i toscani hanno una punizione dal limite per un intervento di Gjura su Moscardelli. Batte Di Quinzio, a giro, ma un metro abbondante sull’incrocio. Un minuto dopo tacco di Moscardelli per Meroni, che sale da dietro e in area gira alto. Al 28′ Alessandria in dieci per il rosso diretto a Delvino per un intervento a centrocampo su Masucci, netto, ma da giallo. troppa severità del signor Pasciuta. Sugli sviluppi della punizione Gucher al tiro dai 25 metri, bravo Cucchietti ad allungare in angolo. D’Angelo gioca con tre punte inserendo anche Cernigoi, D’Agostino si affida a Gazzi per un filtro maggiore e per rompere il gioco degli avversari. Gli ultimi quindici minuti sono di sofferenza, perché l’Alessandria non ha più un terzino a destra e Sartore si sacrifica abbassandosi per contenere Lisi. Assalto finale del Pisa, al 42 ci prova Moscardelli, ma Cucchietti fa buona guardia. E al 48′ il portiere salva il risultato volando sul colpo di testa di Cernigoi. Pari prezioso e meritato