Via gli striscioni, oggi è un giorno di dolore per tutti
La Nord, la società e tutto lo stadio vicini alla tragedia del piccolo Gianfilippo
La Nord, la società e tutto lo stadio vicini alla tragedia del piccolo Gianfilippo
Manca poco meno di mezzora al fischio d’inizio, le squadre stanno iniziando il riscaldamento. Molti striscioni sono già posizionati, nella Nord già da qualche ora, anche bandiere e cartelli. All’improvviso alcuni tifosi entrano in campo e, con l’aiuto anche degli steward, tolgono tutto, arrotolano i labari e li portano via. Cala il silenzio sul Moccagatta, sugli spalti chi ancora non sa la notizia si interroga. Nessuno ha voglia di cantare, la voce resta in gola, strozzata: è successa una tragedia tremenda, a uno della Nord, a un ragazzo della curva, a un amico di tutti. In una frazione di Viarigi, dove la famiglia vive, il più piccolo dei figli di Salvatore è finito sotto le ruote del pickup del papà: ha solo 3 anni, per lui i soccorsi sono vani. Nella Nord l’annuncio arriva con il passaparola e lascia tutti sconvolti: i 95 minuti in campo sono quasi nel silenzio, anche i giocatori capiscono, lo speaker annuncia la partecipazione di tutta la società, la squadra, lo staff al dolore della famiglia del piccolo Gianfilippo. Solo alla fine, e nonostante il verdetto pesante, la Nord, e anche gli altri settori, applaudono i Grigi, Che hanno reagito nonostante i tre gol al passivo e hanno provato a recuperare. Anche se troppo tardi. La solidarietà è di tutta la tifoseria e dei gruppi organizzati. Messaggi anche sui social. “In giornate come questa assurdo parlare di calcio”, scrive Mario Di Cianni. ” La partita e la sconfitta passano in secondo piano” sulla pagina dei Supporters 99. “Solo un pensiero a quel piccolo angelo, riposa in pace”, il commento di molti. Perché la passione unisce, anche di fronte al dolore più grande. Anche la redazione del Piccolo partecipa al dolore di Salvatore e della sua famiglia