Domani mattina l’ultimo saluto a Simone Dispensa
I compagni di 5E dell'Amaldi si erano vaccinati per aiutare l'amico gravamente malato
I compagni di 5E dell'Amaldi si erano vaccinati per aiutare l'amico gravamente malato
Sarà celebrato alle ore 10,30 di domani, lunedì, nella chiesa della parrocchia del Sacro Cuore a Novi il funerale di Simone Dispensa, il ragazzo di 18 anni morto venerdì sera, stroncato da una crudele forma di un osteosarcoma contro la quale lottava da più di un anno. Il rosario sarà recitato oggi alle 20,30, nella stessa chiesa.
Per aiutare lo studente della classe 5a E del liceo ‘Amaldi’ (anno scolastico 2017-2018) nello scorso mese di dicembre i suoi compagni di classe si vaccinaro tutti contro l’influenza.
Il loro gesto commosse l’Italia, l’allora ministro della salute, Beatrice Lorenzin, telefonò al preside Giampaolo Bovone per compiacersi del gesto degli allievi.
Lui, Simone Dispensa, li ringraziò prima in classe, poi in diretta televisiva quando venne invitato con la professoressa di scienze Monica Lupori e le compagne di classe Teresa Prati e Virginia Laguzzi alla trasmissione televisiva “Uno mattina in famiglia”.
Simone spiegò che la malattia e le cure alle quali si sottoponeva a Bologna, gli riducevano le difese immunitarie e quindi una semplice influenza avrebbe potuto pregiudicare ulteriormente il suo stato di salute.
Quanto il periodo critico pareva superato, anche grazie all’aiuto dei suoi compagni di classe, dei docenti, dei genitori Davide e Katia Labellarte, dei medici che si sono dedicati con tanta attenzione all’aiuto di Davide, Davide a luglio si era diplomato superando brillantemente l’esame di maturità con la votazione di 80/100 e dedicò il diploma ai compagni di classe.
Il peggio sembrava superato e invece la malattia si è ripresentata più forte di prima e ogni cura è risultata vana. Davide Dispensa non ce l’ha fatta, ma ha lasciato il ricordo di un ragazzo solare e coraggioso, talmente buono da indurre i suoi compagni di classe a vaccinarsi spontaneamente contro l’influenza offrendo all’Italia intera una dimostrazione di sensibilità e altruismo.
Un gesto inutile? No, perché se non ha potuto salvare Davide Dispensa è un esempio, un grande gesto d’amore che ce lo ricorderà per sempre.