‘Servirà una partita ancora più umile. L’atteggiamento conta molto’
Molti a fare l'abbonamento. 'Siamo noi che dobbiamo accendere la scintilla'
Molti a fare l'abbonamento. 'Siamo noi che dobbiamo accendere la scintilla'
Una sessantina di persone in coda ieri per l’abbonamento (e oggi, ultimo giorno, botteghino aperto allo stadio dalle 15.30 alle 19): la partenza vittoriosa dell’Alessandria fa bene anche fuori dal campo. “Più siamo, meglio è: sarà scontata come frase, ma noi i tifosi li abbiamo sentiti, fin dal riscaldamento. Io chiedo nulla a loro, perché siamo noi che dobbiamo dare. Se semini, raccogli sempre: importante che il nostro pubblico capisca che noi non molliamo mai, perché noi abbiamo una tifoseria caldissima, appassionata, che guarda ai particolari. Le file per gli abbonamenti dopo la prima partita ci dicono che abbiamo dato un segnale positivo: siamo noi, con le nostre prestazioni e i nostri atteggiamenti, che accendiamo nella nostra gente quella scintilla che, in estate, si era un po’ affievolita”. Gaetano D’Agostino chiede alla squadra di tenerla ben accesa, la scintilla, domani, contro il Pro Piacenza, avversario molto diverso dalla Juve U23, e gara altrettanto difficile. “Importante abbassare gli eccessi di entusiasmo. Dosarli, lavorare sulla componente mentale. Martedì, alla ripresa, ho fatto i complimenti ai ragazzi e da subito ci siamo concentrati sul Pro Piacenza, avversario che conosce bene la categoria. Piedi per terra, servirà una partita ancora più umile di quella contro i bianconeri. Con l’approccio che dovrà essere il nostro per tutta la stagione: preparare una gara alla volta, testa solo al prossimo avversario, senza programmazioni a lungo termine. Lo ribadisco: concentrarsi sulla singola gara, perché così possiamo delineare meglio la nostra identità, lavorare sull’autostima, correggere i particolari e migliorarci. Non è stato dificile preparare il confronto con il Pro Piacenza, perché ho la massima disponibilità da tutti i ragazzi. Guai se non fosse cosi, dopo la Juve abbiamo altre 37 partite”. Però battere i bianconeri, e in quel modo, fa salire la convinzione nei propri mezzi. “Certo, ma in maniera equilibrata, senza eccessi. I test veri, per noi, sono quelli con gli avversari di categoria, come quello di domani. La maturità, in questo senso, è fondamentale. L’atteggiamento deve essere sempre come contro la Juventus, e anche la voglia di sacrificarsi e di provare a vincere tutti i duelli. Perché è in questo modo che si crea gioco. Ho capito bene che anche ai tifosi, prima ancora della prestazione, piace l’atteggiamento e noi su quello non dobbiamo mai mancare”.
NOVITA’ E CONFERME
Avversario con caratteristiche diverse dai bianconeri: novità nella formazione? “Non bisogna togliere le sicurezze alla squadra che ha fatto bene contro la Juve, ma non escludo qualcosa di diverso rispetto a sette giorni fa”. Bellazzini come sta? “Sono tutti disponibili: Tommy è uscito prima per un risentimento al soleo, ma sta bene. Utilizzabile: da valutare se dall’inizio o a gara in corso”. Fra i convocati anche Delvino. “Con la Juve era con noi per assaporare già l’ambiente. Ha aggiunto una settimana di lavoro e anche domani sarà convocato, a disposizione della squadra. Sicuramente non per 90 e neppure per 60 minuti, ma se dovesse essere necessario, credo che per un minutaggio più ridotto potrò schierarlo”. C’è Agostinone. “Certo, è convocato e fa parte del gruppo. E da martedì anche Santini: avrò tutti a disposizione”
DERBY ROMA – LAZIO?
Domani sarà anche duello fra due ex Udinese, D’Agostino e Giannichedda. E, anche, derby Roma – Lazio. Cosa si aspetta il tecnico dei Grigi dal suo avversario, a livello tattico? “Io mi aspetto le risposte dai miei ragazzi, questo conta. Massimo rispetto per Giannichedda, come per tutti i colleghi: ognuno di noi ha idee e metodi e concetti tattici. Ognuno ha un bagaglio importante. La prova positiva, però, me l’aspetto dalla mia squadra”. Non ci sarà Ledesma, che sarà disponibile dalla settimana successiva: come si può essere protagonisti in C dopo tanti anni ai vertici del calcio? “Grande interprete, ma in Lega Pro i ritmi sono diversi, più alti. E si fa fatica, io l’ho fatta: pensavo con il mio piede, la mia inventiva di fare la differenza, e, invece, ho fatto una fatica enorme. Perché c’è tanto agonismo, c’è una velocità di pensiero diversa. Questa è una categoria che va accettata con entusiasmo”