Immobiliarista e giro di mafia
La domanda che sorge spontanea suona più o meno così: chissà quanti, ora, tra ingegneri, architetti o professionisti del settore immobiliare, si riterranno vittime di Claudio Ferraresi e, più o meno direttamente, della sua gang un po’ materana e un po’ nissena individuata da Polizia e Finanza, protagoniste di un’attività complessa conclusi con l’arresto di cinque persone.
Che poi, in realtà, non si è concluso niente, nel senso che le eventuali denunce che fioccheranno alla diffusione di questa notizia altro non faranno che mantenere aperta l’operazione Borderline, cominciata a marzo e giunta al culmine martedì dopo intercettazioni, appostamenti, sopralluoghi, ispezioni, sequestri.
Ci sono anche i metodi mafiosi, neppur troppo a margine dell’indagine, perché tal Luciano Rabita è considerato un uomo vicino alla cosca di Cosa Nostra di Caltanissetta, città in cui è nato e dove vive. Fatale, però, gli è stata la trasferta ad Alessandria.
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