‘Fare la partita sempre. E mai subirla. Con la Juve, con tutti’
'Serve elasticità mentale e tattica'. I tifosi? 'Abbiamo il pubblico più caldo'
'Serve elasticità mentale e tattica'. I tifosi? 'Abbiamo il pubblico più caldo'
“E’ arrivato il momento di tirare fuori le energie”. Gaetano D’Agostino conta le ore, la squadra anche. Senza sovraccaricare troppo di pressioni la squadra. “Ho detto solo ai miei ragazzi di cercare di fare di ogni partita ‘la partita’ . Banale dire che si gioca per vincere, lo fanno tutti. La nostra prerogativa deve essere fare la gara e non subirla”. Anche con la Juventus Under 23, squadra che D’Agostino ha seguito nel turno di Coppa Italia con il Cuneo, quello in cui Zironelli ‘battezzò’ il 3-4-3 come identità tattica dei bianconeri. “Non è solo una questione di modulo. La Juventus ha in rosa solo tre over, è vero, e Alcibiade non ci sarà, squalificato per tre turni, ma ha anche i giovani più talentuosi della Lega Pro. Personalmente, ho grande stima per Zironelli, allenatore all’avanguardia, che sa attuare più moduli e fa giocare bene le sue squadre. Massimo rispetto per i bianconeri e per un mister molto preparato”. Davvero convinto che domani, al Moccagatta, sarà 3-4-3 bianconero? “Io mi aspetto di affrontare la Juve, questo è ciò che conta. Moduli e scenari li scopriremo solo quando le squadre saranno schierate in campo. Negli allenamenti abbiamo provato ad affrontare sia un 3-4-3, che poi diventa un 3-4-2-1, sia un 3-5-2, che è uno schema con cui, con il Mestre, Zironelli ha giocato spesso. Dobbiamo allenarci a tutte le soluzioni e, soprattutto, avere elasticità mentale e tattica”.
PANIZZI DISPONIBILE
Tra i convocati ci sarà anche Panizzi. “E a disposizione, partirà dalla panchina. Sono contento per il suo recupero”. Non ci sarà ancora l’ultimo acquisto, Fabio Delvino. “Il ragazzo è arrivato con grande voglia, ma non vogliamo ripetere l’errore fatto proprio con Panizzi: d’intesa con il preparatore atletico, e con il giocatore, serviranno due settimane per trovare condizione e ritmo, perché si è sempre allenato, ma da solo e non con la squadra, e le energie mentali sono diverse”. Perché un difensore in più? “Per ragioni di completezza del reparto. Abbiamo aggiunto un giovane, di proprietà dell’Alessandria: a Bisceglie ha giocato molto, in un girone molto duro. Può fare sia il terzino, a destra, sia il centrale”. Ballottaggio tra i pali. “Sono due portieri affidabili. Chi scenderà in campo sarà una garanzia”. Il peso delle assenze di Agostinone e Santini? “Non mi sentirete mai parlare di chi non c’è, ma solo di chi è chiamato in causa. Erano assenze previste. Domani giocheranno gli uomini adatti per questa partita, e quando Giuseppe e Claudio rientreranno, dovranno meritarsi il posto”. Alessandria outsider della stagione? “Sarà il campo a delinerare il nostro cammino. Come mentalità noi dobbiamo sempre giocare per vincere e fare la partita. Anche contro il Genoa abbiamo dato al pubblico la sensazione che siamo una squadra che cerca di creare. Dobbiamo saper giocare sempre e avere una mente elastica: non adattarci all’avversario, ma saper cambiare in corsa”.
LA STRANA TRASFERTA
La trasferta anomala: da ospiti, ma in casa propria, sul campo che l’Alessandria conosce meglio degli avversari. Cosa chiedono i Grigi al pubblico? “Io deve chiedere nulla al pubblico: la passione che ho visto nei due mesi è difficile trovarla. I tifosi dell’Alessandria sono atipici per il Nord. Qui sento più il calore del Sud. Siamo noi che dobbiamo portare il pubblico dalla nostra parte e far capire quanto noi ci teniamo”