D’Agostino: ‘Abbiamo messo in difficoltà una squadra di A’
Ci sono risultati che sono, spesso, solo due numeri separati da un trattino. Il 4-0 del Genoa al Moccagatta è questo: a Ballardini, tecnico dei rossoblù, servivano indicazioni, serviva mettere minuti nelle gambe a giocatori che si sono aggregati dopo e hanno giocato meno. I suoi complimenti all’Alessandria sono sinceri. “Ho visto un gruppo di giocatori interessanti, molti giovani da seguire. Che hanno solo bisogno di giocare. Hanno bisogno del campionato”. Giudizio sintetico ed efficace: i Grigi hanno meritato di uscire tra gli applausi, che non sono solo di incoraggiamento, perché chi era sugli spalti nella gara di Coppa Italia con la Giana, e anche nell’amichevole con l’Albinoleffe (specie nel primo tempo) e oggi ha seguito il confronto con il Genoa ha notato differenze, tante, e in meglio. Sicuramente le ha viste, e le ha apprezzate, Gaetano D’Agostino: cercava segnali, risposte, indicazioni e le ha avute, “nella gestione e nell’attenzione”. Contro una squadra di due categorie superiori, che certo non ha dieci ‘nazionali’, ma i 16 utilizzati sono giocatori da A anche con esperienza internazionale. “Velocità di pensiero e intensità del giro palla sono diversi, ma tutte le volte che abbiamo trovato i giusti tempi e cercato e tentato la giocata – sottolinea D’Agostino – abbiamo messo in difficoltà i rossoblù. Certo, se si commettono errori contro giocatori di serie A, c’è una percentuale alta di subire gol e noi dobbiamo essere più cinici sottoporta, e su questo lavoreremo. La squadra sta crescendo e entrando bene nella mentalità, ma per far crescere l’autostima dobbiamo finalizzare, perché le quattro occasioni create contro una squadra di A le dobbiamo portare, anche a livello mentale, nel campionato. Contento per tutti, per i giovani in campo dall’inizio e per chi è subemtrato nella ripresa”. Una partita che il tecnico ha fortemente voluto “per dare già la sensazione del campionato. Io stesso, lo avete visto, ho litigato con l’arbitro: la veemenza e l’adrenalina la devono fare da padrone. Un po’ di agonismo in più fa bene: fino ad ora i test erano stati con pari categoria o con squadre di categoria inferiore, era giusto alzare anche l’intesità emotiva, sperando che il campionato inizi davvero”. D’Agostino ha ben chiaro dove ancora insistere, “soprattutto i tempi di uscita in fase di pressione. Chiaro che, con un avversario di A può essere più difficile. A me interessava l’approccio, la voglia di non mollare e mettere in difficoltà il Genoa e ci siamo anche riusciti”. L’autogol in avvio non ha inciso più di tanto. “Abbiamo creato l’occasione per pareggiare con De Luca. Sono sincero, però: preferisco subire un’autorete che non un gol come il terzo su un scarico e un pallonetto, quando invece la difesa deve esser pronta a scappare e non incassare una rete in quel modo. Mi è piaciuta molto la reazione dopo l’1-0 e anche nel secondo tempo, un giocatore come Cottarelli che è stato subito propositivo. Siamo una squadra giovane che sta acquistando autostima: i ragazzi devono avere la consapevolezza che possono fare qualcosa di bello. Lavorando anche sui difetti: se ognuno di noi non ha l’autostima e la consapevolezza che può migliorare allora è più difficile lavorare. Ma se ognuno di noi, under e over, ha la voglia di crescere e crede in ciò che si fa, allora i miglioramenti si vedono. Io, oggi, li ho visti, anche solo paragonando questa gara con quella con l’Albinoleffe. Ho visto un’altra Alessandria e sono abbastanza soddisfatto”.
Fatta anche la scelta per la fascia: “Tutte le volte che Alessandro Gazzi sarà chiamato in causa dall’inizio, sarà il nostro capitano”. Questa è la certezza, un po’ meno la data d’inizio del campionato. Cosa potrebbe accadere lo anticipa il presidente Luca Di Masi. “Se tra lunedì e martedì il Collegio di Garanzia del Coni si pronuncerà, credo mercoledì i calendari si faranno comunque e il 15 o il 16, a seconda dei gironi, si giocheranno le partite per le quali ci sono distanze e tempi accettabili. I confronti in cui ciò non sarà possibile, ad esempio una trasferta in Sardegna o una squadra sarda che gioca fuori, saranno rinviati e le formazioni interessate inizieranno dalla seconda giornata per poi recuperare le gare saltate”. Un avvio davvero faticoso e con ritardi assurdi: D’Agostino, però, non ha dubbi, “da martedì ci prepareremo per l’esordio in campionato. Per una volta con meno tempo per studiare l’avversario, ma è troppo importante incominciare”.