Mensa, è scontro totale. I sindacati: “Ora le vie legali”
E’ scontro totale tra Comune di Alessandria (e di riflesso anche Valenza, perché la partita finale si è giocata sulle due realtà) e i rappresentanti dei 112 lavoratori ex Aristor.
Nel corso dell’ennesimo incontro che si è svolto nel pomeriggio di oggi all’Ispettorato del lavoro, non si è arrivati ad alcun accordo. Con tanto di documento a certificarlo. Adesso, secondo i sindacati, “andremo per vie legali. Del resto, non è possibile accettare il taglio di 700 ore settimanali e una riduzione dello stipendio, per ogni dipendente, pari a una variabile tra il 10 e il 50 per cento. Oltretutto, proprio all’ultimo siamo venuti a conoscenza che una azienda terza rispetto alle due vincitrici dei bandi (Cooperativa Solidarietà e lavoro per Alessandria e Vivenda per Valenza ndr), ovvero la Artana Alimentare, potrebbe fornire personale proprio per la realizzazione del servizio. A questo punto, chiederemo un incontro al prefetto e poi i nostri uffici legali già sono a conoscenza dell’intera situazione. E ognuno si prenderà le proprie responsabilità”.
Presente all’incontro, e pure al successivo confronto tra i sindacati e una cinquantina di ex dipendenti Aristor in piazzale Ambrosoli, l’assessore alla Pubblica istruzione di Palazzo Rosso, Silvia Straneo. Che ricorda come “le aziende vincitrici delle gare avrebbero riassunto 110 lavoratori su 112. Il taglio delle ore? Si è discusso di una diversa articolazione del servizio e, di conseguenza, delle mansioni. Mentre Artana si è detta disponibile a far ‘recuperare’ un centinaio di ore rispetto alle 700 di taglio paventate. Come Comune di Alessandria, possiamo dire che il 24 settembre il servizio partirà regolarmente e che la qualità dei pasti, timore principale di molte famiglie, non verrà toccata, anzi. Inizieremo, è ovvio visti i tempi, con gli stessi menù di Aristor già approvati dall’Asl Al, poi si passerà a una rivisitazione e a un miglioramento anche di questi”.
Questione caldissima, dunque, e nei prossimi giorni non sono escluse manifestazioni di protesta all’ombra del Comune.