Con bagna cauda e rabaton due mandrogni hanno conquistato Miami
Chi sono i due ristoratori alessandrini che festeggeranno il Capodanno Alessandrino, a Miami? Fabrizio e Nicola hanno insegnato agli americani ad amare la tradizione enogastronomica piemontese 'senza compromessi'
Chi sono i due ristoratori alessandrini che festeggeranno il Capodanno Alessandrino, a Miami? Fabrizio e Nicola hanno insegnato agli americani ad amare la tradizione enogastronomica piemontese 'senza compromessi'
Così la Festa del Capodanno Alessandrino durerà sei ore in più, grazie al gemellaggio internazionale al gusto di rabaton.
Al ristorante Via Verdi al 6900 di Biscayne Boulevard si parla e si mangia mandrogno: è gestito da Fabrizio e Nicola Carro, due emigrati ormai da 13 anni negli States, che hanno conquistato i palati multietnici con la tradizione piemontese (vino compreso).
Così il 31 agosto anche nella terra dei Seminole si festeggerà l’originale festa ideata da Monica Moccagatta. È stata proprio lei, amIca dei Carro, a dar loro i contatti giusti, prima per lavorare negli Stati Uniti in un ristorante italiano, poi per diventare imprenditori di se stessi. “Ci sentivamo pronti”, confessano, “Lo scoglio più grande è stato adattarsi al modo di lavorare e di pensare da imprenditori che hanno gli statunitensi, attenti come sono a marketing e business”.
Con il ristorante italiano Via Verdi portano ogni giorno nei piatti (“La cucina non chiude mai, sette giorni su sette: qui si mangia ad ogni ora”) la tradizione culinaria ed enologica di casa nostra. Basta vedere il menu speciale per il Capodanno Alessandrino: Bagna cauda, vitello tonnato, battuta di carne, rabaton… con nomi tipici che ricordano molto la loro città: “Siamo gli unici che si fanno le vacanze tra Valle San Bartolomeo ed Alessandria”, scherzano. Al Via Verdi non ci sono compromessi all’americana, con la cucina che si ‘adatta’ al loro stile: “Qui si mangia piemontese doc, ormai è diventato trendy, a tal punto che ci copiano…”. Tartufo tagliato al tavolo e pasta fresca, con ingredienti rigorosamente made in Italy. Solo la carne non arriva da oltre oceano, ma anche in questo caso la tradizione viene rispettata: “Hanno praticamente creato degli allevamenti di razza piemontese in America, quindi non cambia nulla”.
“Let’s celebrate our hometown Alessandria with a glass in your hand”, scrivono sull’invito in cui campeggia il jolly, simbolo del’evento 2018. Sei ore dopo si alzeranno i calici – di vino piemontese – per ricordare la terra che hanno lasciato (senza particolari rimpianti, per la verità) e per far conoscere con orgoglio quella qualità a tavola, che ci invidiano ancora.