‘Non ci sono palloni impossibili. Che emozione la rete che si muove per un gol’
Santini determinato. E Talano è pronto per la stagione della svolta
Santini determinato. E Talano è pronto per la stagione della svolta
Claudio Santini ha abbastanza esperienza di C, e un po’ anche di B, per sapere cosa si aspettano società, squadra e tifosi da uno come lui, come anche da Nicola Talamo, che lo ha preceduto di 48 ore. “Siamo attaccanti e il nostro compito è quello di fare gol e ci metteremo tutta la voglia che abbiamo per farlo”. E Talamo, l’ultimo anno alla Paganese, considera la C una vetrina, “la categoria in cui mettere in mostra il nostro valore. E crescere, come giocatori e come uomini”. La B l’hanno giocata entrambi: Talamo a 18 anni a Latina, Santini per un girone, l’anno scorso, ad Ascoli. “Sei mesi comunque postivi, anche se condizionati da un infortunio alla prima di campionato, che ha un po’ frenato una stagione partita bene, con gol subito all’esordio. Contento del ritorno al Siena, rimettermi in discussione: non ne faccio una questione di categoria, B o C sono importanti e validi. E, adesso, penso solo ad una grande annata in grigio”. Il dna da attaccante viene subito fuori. Santini non si nasconde, “vivo per segnare, anche per quei 30 secondi post gol, veder muovere la rete per me è una emozione unica”. I difensori considerano l’ex Siena uno ‘rognoso’. “Mi riconosco in questo aggettivo: sono uno che non si ferma mai, anche se contrasti che sembrano impossibili. Magari questo atteggiamento può dare fastidio, ma io non considero mai persa una palla”. Mentre Talamo, giovanissimo ai tempi del Sora, era stato paragonato a Luiso. “Mi onora, ma so che ancora devo fare il salto di qualità: questa deve essere la stagione, mi impegnerò al massimo”. Quanto manca, a entrambi, per la forma migliore? “Ad Ascoli ho lavorato, mai fermo: mi hanno messo a disposizione un preparatore atletico, nelle settimane in cui ero fuori dal gruppo, e mi allenavo con compagni, sia con la palla e a secco. Le due giornate di squalifica mi aiuteranno ad arrivare pronto al mio debutto in campionato”. E lo stesso vale per Talamo, che si affida anche al programma del preparatore. Forte anche di alcune conoscenze, che agevolano l’inserimento. “Con Russini ho giocato da ragazzini a Napoli, con Maltese a Latina. E l’impatto è molto buono”. Nessun vecchio compagno per Santini, “ma molti conosciuti e stimati da avversario. Fin dal primo giorno mi sono sentito in un gruppo sano, in cui ci sono le premesse per creare l’ambiente giusto”. Scheda tecnica precisa per entrambi. Talamo si definisce “uno che attacca lo spazio e la profondità. Sono più un esterno, adattato a prima punta”. ‘Responsabilità’ per il nuovo corso dei Grigi? “Non, forte convinzione a dare il massimo e ancora di più”