La serie C rischia di non partire il 2 settembre
Bocciati i ricorsi di Como e Prato, ma la B ferma Novara, Catania e Siena
Bocciati i ricorsi di Como e Prato, ma la B ferma Novara, Catania e Siena
“Secondo voi dovrei far partire i campionati con il rischio che la giustizia stravolga tutto?”. Nella domanda di Gabriele Gravina, presidente della Lega Pro, c’è la sintesi del caos del calcio italiano, l’anarchia generata da alcune componenti, come la Lega di B, e il rischio che il 2 settembre il campionato non inizi. Oggi il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto i ricorsi di Como, Prato e Santarcangelo contro il mancato ripescaggio in C. Quasi contemporaneamente il presidente del Collegio di Garanzia dello Sport, Franco Frattini, ha accolto l’istanza di Terna, Pro Vercelli e Siena contro la pronuncia a favore del Novara, ha sospeso l’esecutività della decisione impugnata fino alla data della camera di consiglio per la decisione collegiale sulla istanza cautelare con l’abbinamento al merito, che si terrà in data 7 settembre, cioè cinque giorni dopo la prima giornata della C. E, come se non bastasse, la Lega di B ha annunciato che lunedì 13 sarà presentato il calnedario, con sole 19 squadra, escludendo cioè Novara, Catania e Siena nonostante le due pronunce a favore delle tre società e il fatto che la Figc aveva detto no alla riforma anticpata dei campionati e al blocco dei ripescaggi. Che succederà? Le squadre in C restano 56, o diventano 59 per il mancato ripescaggio di Novara, Catania e Siena? Quando saranno annunciati i raggruppamenti? Tutte domande che confermano la confusione totale e i tempi che si dilatano, tra i diversi gradi di giudizio e le guerre tra componenti. E la data del 22 agosto per i calendari e del 1° e 2 settembre per il fischio d’inizio della C non sono più così sicure. Anzi. Sempre che la Figc non prenda, finalmente, una posizione netta, perché le decisioni sugli organici e sulle Leghe sono di competenza della Federcalcio.