Raduno, la flessione c’è. Ma le moto tornano dentro il santuario
Negli iscritti un calo di 20 per cento. In sfilata stimati ottomila
Negli iscritti un calo di 20 per cento. In sfilata stimati ottomila
Una buona notizia e una meno buona per il 73° raduno internazionale Madonnina dei Centauri. Partiamo dalla seconda: non si riesce a fermare la flessione di iscritti, un dato ben diverso dai partecipanti effettivi alla sfilata di questa mattina. Rispetto ad un anno fa il calo è più che sensibile, 20 per cento. Con una speigazione, anche se non assoluta: una parte degli assrnti per la città ‘blindata’ per le nuove disposizioni in materia di sicurezza, che di fatto non hanno permesso a un buon numero di motociclisti di raggiungere il punto iscrizione all’inizio di viale della Repubblica. Anche il nuovo percorso può avere influito, perché ha modificato anche la viabilità. Il tutto vale, stimato, un 8, 10 per cento del calo. L’altra 10, però, è una capacità di attrazione che è cambiata, perché, evidentemente, diverse sono le esigenze e le aspettative di chi viaggia in moto. Ci sarà da riflettere molto, ci sarà da creare, in fretta, una regia condivisa, partendo dai dati che funzionano. Un esempio? Il pienone alla ‘Mezzanotte bianca’ a Castellazzo, risultato di una sinergia costruita degli anni, in cui ogni soggetto fa la sua parte e la fa al meglio per Castellazzo e il raduno. In questo tavolo, che deve nascere urgentemente, per conservare un patrimonio prezioso di Alessandria, Castellazzo e del territorio, un elemento straordinario di rilancio potrà essere l’annuncio di monsignor Guido Gallese: la richiesta è arrivata in maniera esplicita dalle delegazioni estere, con toni duri e decisi dai belgi, con parole più pacate, ma altrettanto determinate, da francesi e spagnoli. ‘Le moto di nuovo in santuario’. Ebbene, e chi ha seguito il raduno anche nella sua ‘culla’, Castellazzo, e non si è limitato solo ad Alessandria, ha ascoltato le parole del vescovo. “Dal prossimo anno le moto torneranno in santuario, per la funzione del sabato sera”. Per ora solo al sabato, ma è un primo passo, che può portare, in tempi brevi, anche al secondo, all’ingresso della domenica, come è stato per 71 anni. Una apertura, che monsignor Gallese ha comunicato ai due sibdaci, Gianfranco Cuttica di Revigliasco e Gianfranco Gil Ferraris, e ai due presidenti dei Moto Club, Giancarlo Caroglio e Antonio Scassi, molto soddisfatto anche dalla partecipazione alla messa. Commosso, alle lacrime, Caroglio. “Il centauro senza la moto è dimezzato. E’ solo un motociclista”, come sottolinea Dominique Fiorentino, che per 35 anni ha guidato la sezione del Belgio. Il raduno che termina fra poche ore – a Castellazzo da non perdere la serata conclusiva della sagra dei ravioli e dei plin, davvero unici – lascia in eredità l’obbligo di intervenire per difenderlo e rilanciarlo, ma anche la soddisfazione di aver ‘riconquistato’ la casa della patrona