Checchin, il ritorno in grigio può essere questione di ore
Il centrocampista è guarito dall'infortunio alla caviglia. Richeiste al Toro
Il centrocampista è guarito dall'infortunio alla caviglia. Richeiste al Toro
Anche quando da Alessandria è partito verso la serie A, Luca Checchin agli amici ha sempre confessato di essere rimasto grigio. Anche molto tifoso. Adesso sembra proprio solo questione di ore per il ritorno del centrocampista, classe 1997, due stagioni negli allievi, con Mauro Guaraldo e con Maurizio Ferrarese allenatori, prima di essere acquistato dall’Hellas Verona e debuttare anche in A con Mandorlini in panchina. Poi un anno al Prato in prestito, la salvezza ai playout, il ritorno a Verona per andare al Brescia. Dove, però, non ha mai giocato, per un infortunio serio alla caviglia destra che ha condizionato la sua stagione, anche alla Viterbese, dove è arrivato a gennaio, in tutto 4 presenze. Dopo l’intervento e la riabilitazione sta bene e in un primo momento si pensava che partisse in ritiro con gli scaligeri, a cui è legato da un contratto fino a giugno 2020. Invece finirà ancora un prestito in uno stadio in cui è di casa, nei momenti liberi in Nord o in rettilineo, anche con la famiglia, che vive a Valenza. Insieme a lui, sempre dal Verona, potrebbe arrivare Andrea Badan, ’98, esterno sinistro basso. Ruolo per il quale, però, la società insiste per Federico Giraudo, anche lui ’98, prodotto del vivaio del Toro, che nell’ultimo campionato ha giocato 28 gare a Vicenza. Le trattative con i granata sono più d’una: c’è anche Manuel De Luca per l’attacco, ’98, reduce da 12 presenze e 3 reti con il Renate, che ha corteggiatori anche in B. Per l’attacco l’arrivo di Luca D’Angelo sulla panchina del Pisa sposta verso la Toscana Michele Marconi: il nuovo tecnico è stato quello che ha dato fiducia all’attaccante in maglia grigia e gradirebbe riaverlo, ma il club toscano ha, oggi, più di 30 giocatori in rosa, di cui ben sette in attacco e prima delle entrate ci saranno le uscite