Di Masi chiuderà Olympic. La preoccupazione dei tifosi
Il presidente non rilascia dichiarazioni, ma sui Grigi era stato chiaro sette giorni fa
Il presidente non rilascia dichiarazioni, ma sui Grigi era stato chiaro sette giorni fa
Da Torino la notizia rimbalza anche in Alessandria. E crea allarme, anche comprensibile a caldo Non mancano anche toni drammatici, per collegare in qualche modo la scelta di Luca Di Masi di intraprendere il ‘cammino dei giovani’, annunciata tre settimane fa, ad altre scelte imprenditoriali, legate ai due negozi di abbigliamento di classe, Olympic, in piazza San Carlo, che il presidente dell’Alessandria ha annunciato di voler chiudere nella primavera 2019, come riportato dal dorso torinese del Corriere della Sera. “Se cessa l’attività di famiglia, aperta dal 1937, il passo successivo sarà lasciare anche l’Alessandria” una delle voci circolate già nella mattinata di ieri. Che, però, non tengono conto delle parole pronunciate da Di Masi sette giorni fa, alla presentazione di Gaetano D’Agostino. Fin dalla prima conferenza stampa, dopo l’uscita dai playoff, il presidente aveva escluso la parola“ridimensionamento”, preferendo parlare di “ripartenza” e di “sostenibilità. Molti la predicano, noi la facciamo nei fatti”. Molto chiaro, seyye giorni fa, nel rispondere ad alcuni quesiti proprio sulle ragioni della scelta e sulla preoccupazione di parte della tifoseria. “E’ solo un cambio di strategia – aveva detto – per raggiungere gli stessi obiettivi”. Soprattutto, affermazione fondamentale per cercare di capire gli avvenimenti delle ultime ore, ed escludere collegamenti locali, “non ci sono motivi extracalcistici nella mia scelta di valorizzare i giovani”. E, quindi, non è una scelta dettata da una ‘crisi’ dei due negozi che, peraltro, non pare proprio esserci, perché gli affari delle due boutique vanno molto bene. Sull’argomento Di Masi non vuole rilasciare alcuna dichiarazione. la redazione del Piccolo già questa mattina ha chiesto un chiarimento, non appena la notizia si è diffusa, e la risposta è stata cortese, ma negativa. Il presidente nin vuole aggiungere altro sull’argomento. La chiusura dei negozi, sulla quale Di Masi parrebbe proprio non avere ripensamenti, tanto che i 25 dipendenti sono stati avvertiti con nove mesi di anticipo per cercare una ricollocazione, sarebbe, però, un ragionamento maturato nel tempo e il risultato di un ripensamento di tutta l’attività imprenditoriale. Ripensamento in cui i Grigi, però, non sarebbero coinvolti. Anche sull’eventuale ingresso di nuovi soci, Di Masi sette giorni ha era stato chiaro: “Mi conoscete, come dal primo giorno ripeto, sono abituato a gestire da solo. E continuerò a farlo”. Cambiando strategie, “ma da Alessandria – aveva detto categorico – non vado via”. Sul Picoclo in edicola i servizi, anche sul mercato