Rimborsopoli 2 coinvolge anche il sindaco Muliere
Il primo cittadino riferirà domani sera in consiglio comunale
Il primo cittadino riferirà domani sera in consiglio comunale
Il sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere attraverso una nota diffusa dal suo ufficio stampa, ha confermato che venerdì gli è stata comunicata un’informazione di garanzia in merito a un nuovo filone di indagine sull’uso dei fondi dei gruppi consiliari del consiglio regionale del Piemonte, relativa al periodo che va dal 2008 al 2010.
Gli atti non sono stati ancora notificati e consegnati, in quanto il sindaco si trova fuori città. Al momento, quindi, non conosce e tantomeno può commentare gli estremi del procedimento a suo carico.
Il sindaco Muliere annuncia che riferirà sull’argomento in occasione delle comunicazioni preliminari previste in apertura della seduta del consiglio comunale in programma domani alle 21.
L’inchiesta della Guardia di Finanza, coordinata dai pubblici ministeri Enrica Gabetta, Andrea Beconi e Giovanni Caspani, mette sotto accusa per peculato i consiglieri regionali che hanno messo a rimborso spese non inerenti alla loro attività istituzionale, come era accaduto già per la prima grande inchiesta.
Stando alle indiscrezioni rimbalzate da Torino, i provvedimenti riguarderebbero 50 consiglieri, praticamente la totalità dei componenti dell’assemblea di palazzo Lascaris, tra i quali però non compaiono né la presidente Bresso né i suoi assessori. Tra i politici coinvolti, oltre al sindaco di Novi Ligure, Rocchino Muliere, ci sono due attuali parlamentari del Pd, l’allora presidente del consiglio regionale Davide Gariglio (oggi deputato) e il suo successore Mauro Laus (oggi senatore). Hanno poi ricevuto l’avviso Marco Botta (Alleanza Nazionale), Angelo Burzi (Forza Italia), Oreste Rossi (Lega Nord).