Forza e Virtù, 13° posto che soddisfa, ma fa rabbia
Cambiato il regolamento. Commozione per Giulia Gemme e Carlotta Necchi
Cambiato il regolamento. Commozione per Giulia Gemme e Carlotta Necchi
Soddisfazione, emozione e anche un pizzico di rammarico che potrebbe trascendere in rabbia dopo l’ultima prova del campionato di serie A1 di ginnastica artistica femminile.
La Forza e Virtù di Novi conclude al 13° posto la prova del Palavela di Torino e nella stessa posizione la classifica del campionato di serie A1.
Soddisfazione perché Giulia Gemme, Emma Novello, Marta Novello, Lara Alberti, Valentina Massone e Carlotta Necchi concludono il massimo campionato a squadre in una posizione di classifica superiore alle aspettative della vigilia.
Emozione perché quella del Palavela di Torino è l’ultima gara per Giulia Gemme e Carlotta Necchi. Probabilmente rappresenta all’addio alla pedana anche per Marta Novello e Valentina Massone.
Le quattro ginnaste della Forza e Virtù a gara conclusa abbracciano le altre ginnaste in body bianconero e non riescono a nascondere le lacrime.
Rabbia perché nel corso della gara di Torino fonti autorevoli e solitamente bene informate hanno ventilato che potrebbe essere cambiato il regolamento al riguardo delle retrocessioni e del numero di squadre nei prossimi campionati di serie A1, A2 e serie B.
Quello reso noto prima dell’inizio del torneo, prevedeva la permanenza in serie A1 delle prime 8 squadre classificate nel campionato appena concluso; la retrocessione in serie A2 per quelle classificate dal 9° al 16° posto, le altre in serie B.
L’ipotesi ventilata a Torino, invece ipotizza la permanenza in serie A1 delle prime 12.
La Forza e Virtù dovendo rinnovare l’organico della squadra ha allestito una squadra in prospettiva serie A2, è arrivata 13a a 2,05 punti dalla 12a. Avesse saputo che con il 12° posto avrebbe mantenuto la serie A2, probabilmente avrebbe fatto salire in pedana la ginnasta in prestito dalla Spagna, mai utilizzata.
Tenendo conto del regolamento di inizio 2018 la Forza e Virtù è in serie A2. Se entrasse in vigore quello ventilato a Torino sarebbe nella stessa categoria, ma con giustificati motivi di rammarico perché l’eventuale modifica del regolamento a torneo in corso non le avrebbe permesso di programmare una facile permanenza in A1 o almeno non l’avrebbe persa per 2 punti.