La svolta radicale: squadra giovane, Di Masi convinto
Dopo l'addio a Marcolini, per la panchina il nome è quello di Fabio Caserta dalla Juve Stabia
Dopo l'addio a Marcolini, per la panchina il nome è quello di Fabio Caserta dalla Juve Stabia
“Si riparte. Per guardare al futuro”. Il primo verbo spazza via i timori di uscita di scena: Di Masi va avanti, ma cambia strategia. “Più importanza ai giovani: un squadra con una carta d’identità più bassa”. Una scelta che non è figlia della delusione per l’uscita di scena agli ottavi dei playoff: Di Masi, lo sottolinea, “a questa svolta sto pensando da tempo, spesso in questa stagione. Non è la scelta dell’ultima ora, è una decisione studiata a lungo, meditata, a cui arrivo molto sereno e preparato. Anche ai rischi, perché quando si è pronti si sa anche come affrontarli e superarli”.
MARCOLINI ADDIO
Una svolta in cui non ci sarà Michele Marcolini. Poco prima della conferenza stampa l’incontro con l’ormai ex allenatore. “Un confronto sulle idee, nostre e sue: non siamo sulla stessa lunghezza d’onda. Ci siamo lasciati con un abbraccio, i risultati e la gestione della squadra in questi mesi all’Alessandria gli hanno permesso di avere estimatori e club interessati in B. Il mio augurio è che quella sia, a breve, la sua categoria ed è giusto che abbiamo ambizioni da serie superiore. Marcolini ha lavorato benissimo, ci ha entusiasmati tutti e a lui va un ringraziamento immenso. I progetti, però, vanno sposati in due. Quando non è possibile: ci siamo abbracciati, resta un bel legame, ma non era possibile incontrarci”
CHI IN PANCHINA?
“Da adesso incominciamo a valutare e incontrare allenatori per il progetto sui giovani. Qualche idea possiamo già averla, ma prima era importante incontrare Marcolini e capire bene le sue intenzioni e avere la sua eventuale condivisione delle nostre idee”. Così non è stato e, allora, “la priorità è la scelta dell’allenatore. Vorrei che fosse un tecnico che resti con noi per almeno un paio di stagioni e anche di più. Da quando sono presidente questo non è stato mai possibile, ma proprio per questa nuova strategia sarebbe, invece, importante una figura che cresca insieme a noi e faccia crescere il gruppo dei giovani. Il progetto sarà festito in maniera seria e altamente professionistica, come è sempre stato. La nostra, insisto, non è una visione di ridimensionamento, ma di crescita, per il futuro. Che dovrà essere metabolizzata: un nuovo corso, io ci credo e credo anche che il fatto che le persone che gestiscono sono sempre le stesse, siamo noi che abbiamo dimostrato come sappiamo lavoprare, è una garanzia”. Identikit dell’allenatore? “Un tecnico che sa lavorare con i giovani, anche sul piano psicologico. Che sa ancora insegnare e aiutare il percorso di crescita. Che sposi il progetto con entusiasmo. Potrebbe anche essere un profilo che arriva da una Primavera. Dopo aver salutato la squadra (oggi il rompete le righe, ndr) ci metteremo al lavoro e inizieremo gli incontri. Certo è la priorità, per la costruzione della squadra”. E c’è già un candidato molto quotato, Fabio Caserta, classe 1978, nell’ultima stagione alla Juve Stabia
LA SQUADRA CHE SARA’
Giovani da dove? “Anche dal nostro vivaio. Abbiamo anche ragazzi che hanno fatto esperienza in D. E contatti ben avviati con almeno quattro società top, con cui i rapporti sono già molto buoni. L’Alessandria è un bellissimo banco di prova per chiunque, specie per chi vuole crescere nel calcio: c’è una società solida, c’è una tifoseria che chi fa calcio sente molto vicina e che stimola. Naturalmente saranno giovani di qualità e anche in questo non siamo certo impreparati, perché questa idea l’avevo in testa da tempo e, quindi, i nomi ci sono e i contatti anche”. L’Alessandria ha 14 giocatori ancora sotto contratto: Vannucchi, Pop, Sciacca, Gozzi, Pastore, Lovric, Gatto, Gazzi, Bellazzini, Russini, Marconi, Fischnaller, Gonzalez. “Nessuno è incedibile. ma è altrettanto vero che manderemo via nessuno. Valuteremo le offerte: ci sono giocatori che hanno guadagnato molto spazio sul mercato, anche da categorie superiori. Vannucchi? Anche lui, come tutti: un ottimo portiere, se ci sarà richiesto prenderemo in considerazione le proposte. Ci potrebbero essere giocatori che comunque non si muoveranno anche sulla base delle indicazioni del nuovo allenatore. Per questo, insisto, la priorità è il nome della guida tecnica”- Tra i giocatori in scadenza qualcuno potrebbe restare? Nicco, ad esempio. “Sono valutazioni, lo ripeto, da fare con l’allenatore. E, naturalmente, solo con chi sposerà il progetto”. Perché non sarà solo una rosa di giovani. “Ci sarà anche qualche elemento di esperienza. Ma gli Under non avranno, come è stato in passato, spazi ridotti. Per gli over non sarà certo solo una questione di età: di integrità fisica, certo, e di progetto”.
E I TIFOSI?
Mercato affidato al ds Massimo Cerri e ad Alessandro Soldati, che hanno seguito tutta la conferenza stampa dell’allenatore. Ritiro in Alessandria, “alla Michelin, abbiamo ottime strutture. Il ritiro serve per stare insieme, per crescere, per conoscersi. Fondamentale mai come quest’anno”. Come convincere i tifosi di questa svolta? E con quale motivazioni: solo di budget? “Io devo convincere nessuno. Il calcio è emozione e io non vedo l’ora di emozionarmi di nuovo. Anche con i giovani si possono fare risultati. Ho messo in preventivo i rischi, ma anche le soddisfazioni. Io sono già entrato in questa ottica e metterò in questo nuovo corso tutto il mio entusiasmo. Non è neppure corretto dire che ripartiamo: noi continuiamo, io ci sono sempre, con questa nuova visione”. I tifosi, però.. “Un cambio di mentalità, ma la maglia è sempre la stessa. La nostra maglia”. Obiettivi? “Non posso certo dire che punteremo al podio,a essere nelle prime tre. Però i playoff sì. Essere la mina vagante”. Da maneggiare con cautela