‘Prenderemo energia dalla nostra gente. Per superare la Feralpi’
Senza Giosa, quasi sicuramente con Gazzi. Cambia un po’ l’Alessandria per il ritorno degli ottavi di finale. “Nello fa fatica, ha problemi di equilibrio anche a distanza di 48 ore. Botta allo zigomo, in un contrasto all’altezza della panchina – spiega Marcolini – come un piccolo colpo di frusta. Lo valuteremo ancora, ma per domani sera, però, credo che sarà molto difficile”. Molto più possibilista, invece, per il rientro dell’ex granata. “Nelle partitelle di ieri ha fatto tutto, come i compagni. E prima dell’allenamento non ha mostrato alcun problema. Quindi anche nella seduta di oggi programma completo: se è tutto regolare, come mi auguro, domani lo porto”. E, con ogni probabilità, in campo fin dall’inizio, perché servirà, molto, la ‘diga’ che l’ex granata garantisce. Alessandria con l’eredità del successo di tre giorni fa. E con le indicazioni che l’andata con la FeralpiSalò lascia in eredità. “Siamo consapevoli del vantaggio che la posizione in campionato ci dà. Ma, anche, della consistenza dell’avversario e dei suoi valori: un squadra muscolare, che a livello di intensità ha dato molto. Parlando di noi, però, mi piace sottolineare che, fra tutrte le squadre entrate dopo la fase di gironi, siamo stati gli unici a vincere. Pur contro una Feralpi che, proprio perché alla sua terza gara, può avere avuto qualcosa in più sul profilo dell’energia mentale e della reattività”. Più posesso palla della Feralpi. “Ci può stare. Amche se nel primo tempo, lo ribadisco, si poteva fare sicuramente meglio dopo la prima rinconquista palla, la nostra pecca più grande. Con una pressione molto porta ci hanno portato alcune volte all’errore, anche se, con quell’atteggiamento, ci hanno lasciato spazi dietro. Che, grazie alle nostre caratteristoche, abbiamo sfruttato: tre gol e almeno una decina di occasioni nitide”. Indicazioni tante, anche conferme per un tecnico che spesso ha giocato a tre, “e per questo so bene quali possono essere le problematiche quando si affrontano giocatori come Gonzalez, Sestu per le ripartenza, anche lo stesso Marconi che dà grandi possibilità di legare il gioco attraverso le spizzate e le sponde”. E se, per contro, si affrontano formazioni che sviluppano il gioco in ampiezza, con i due quinti molto alti “se si concede il giropalla, si può soffrire sui cross e sugli inserimenti laterali. Si soffre, ma si deve 4essere anche bravi a ripartire, èerché se attaccano in sette, ne rimangono solo tre dietro. Specie contro un attacco di tutto rispetto come il nostro”. Proprio contro un quinto come Parodi le fatiche maggiori: un giocatore che Celjak soffre o, forse, servirebbe una ‘marcatura’ diversa? “Vedran ha sempre fornito prestazioni impirtanti in tutte e due le fasi, coperura, ma anche proporsi con brillantezza. Sicuramente Parodi, nel primo tempo, ha giocato bene, ma non certo per l’avversario che aveva di fronte. Possiamo, caso mai, studiare uscite diverse, o un posizionamento diverso. Quando scelgono gli interpreti ho la fortuna di farlo in una rosa molto ampia, di sicuro se cambierò qualcosa non sarà per demeriti”. Una feralpi diversa per l’obbligo di trovare due reti? “Non so cosa ha in mente Toscano, percò la Feralpi è una squadra che si è data una sua identità, trovando le giuste distanze e i tempi giusti. Non credo che, almeno in fase iniziale, possa cambiare. Magari durante la gara, come è stato anche all’andata”. Il giallo di Bellazzini evitabile. “Assolutamente sì e non solo perché, nei playoff, vale una mezzza squalifica. Il giallo è condizionante sempre, all’interno di una partita, perché limita gli interventi, non permette più il fallo tattico. Lo sa bene anche Tommy di aver commesso una ingenuità. Che dobbiamo cercare di evitare, anche se in una partita così importamte può capitare, perché quando si segna succede, a volta, che saltino le ‘placche'”. Curva Nord esaurita, si può avvicinare il numero di spettatori della Coppa Italia. Una grande spinta per la squadra. “Tutti noi, io per primo, non vediamo l’ora che sia domani: in serale l’atmosfera è ancora più bella. Già a Salò stupendo l’abbraccio con la squadra prima e dopo la gara. Mi auguro, domani, uno stadio che ci aiuti a superare questo scoglio. I ragazzi prenderanno energia da ciò che avremo intorno. Speriamo di vivere tutto con grande entusiamo. E tutti insieme”