Marta Molinari: ballerina, attrice e insegnante
Marta Molinari, classe 1978, è ballerina di danza contemporanea, attrice e insegnante. Oggi Marta è impegnata nel tour italiano dell'illusionista Gaetano Triggiano, conosciuto a livello mondiale e definito il "David Copperfield europeo"
Marta Molinari, classe 1978, è ballerina di danza contemporanea, attrice e insegnante. Oggi Marta è impegnata nel tour italiano dell'illusionista Gaetano Triggiano, conosciuto a livello mondiale e definito il "David Copperfield europeo"
Oggi Marta è impegnata nel tour italiano dell’illusionista Gaetano Triggiano, conosciuto a livello mondiale e definito il “David Copperfield europeo”. Lo spettacolo “Real Illusion” ha già fatto tappa in importanti teatri come il Brancaccio di Roma e il teatro della Luna di Milano, oltre che a Firenze, Bologna e Torino. “Collaboro con Gaetano da 12 anni e sono la sua assistente danzatrice e attrice. I suoi spettacoli sono un viaggio tra realtà e immaginazione. L’ho conosciuto nel 2005 nell’opera teatrale “Tablò”, dove lavoravano anche il regista Serge Denoncourt e il coreografo Jean Jack Pillet del Cirque Du Soleil. Inizialmente ero danzatrice, poi sono diventata la protagonista femminile dello spettacolo, che abbiamo portato in tour tra Europa e Asia. Per me è stata una grande esperienza formativa”.
La passione per la danza di Marta nasce presto, anche se non è amore a prima vista. “Ho iniziato a frequentare il centro danza Asd di Roberta Borello quando avevo 6 anni. All’inizio non ne volevo sapere, ero timida e il salone mi sembrava enorme, per me era quasi un incubo. Così ho smesso, ma a 8 anni ho voluto riprendere ed è nata la passione. A 21 anni mi sono diplomata alla scuola di arte drammatica “Paolo Grassi” di Milano e ho iniziato subito a lavorare in Italia e all’estero con diverse compagnie e coreografi del panorama italiano di danza contemporanea, tra cui Ariella Vidach, con la quale ho collaborato per 5 anni”.
Marta in quegli anni è stata anche protagonista di numerosi spot pubblicitari televisivi.
La sua carriera di danzatrice, inoltre, si alterna da subito all’insegnamento, attività che intraprende molto giovane. “A 22 anni, dopo il diploma, parallelamente alle esperienze di teatro, ho iniziato a insegnare presso il centro danza Borello. Tuttora insegno danza contemporanea ai bambini dai 10 anni, ma anche agli adulti, sia ai singoli, sia ai gruppi. Nonostante i tanti anni in scena, nel mio lavoro preferisco la parte creativa e formativa a quella performativa. Sono più attratta dal dietro le quinte, da ciò che permette di sperimentare nuove forme. Con l’esperienza con Gaetano Triggiano ho sperimentato un nuovo modo di stare in scena, più adatto a me, con la teatralità del corpo. Questo mi affascina perché lavoro molto sull’ascolto e sulla percezione del corpo”.
Com’è oggi il mondo della danza? “L’ambiente è variegatissimo. Il problema di oggi è che c’è un abbassamento culturale del pubblico, dovuto al fatto che l’offerta stessa si è abbassata. La mancanza di fondi ha fatto sì che spesso gli spettacoli amatoriali vengano venduti al pari di quelli professionali e gli amatori, di solito, riempiono il teatro grazie al passaparola. Nel nostro piccolo proviamo a dare un’offerta qualitativamente elevata, ma le difficoltà sono tante. È importante che il teatro trasmetta delle immagini emotive e lo faccia soprattutto verso i bambini, che vanno portati più spesso agli spettacoli”.
Marta oggi ha due figlie, Vittoria 5 anni e Ginevra, 2. “Quando Vittoria aveva 4 mesi ho ricominciato a danzare, anche se prima non avrei mai immaginato di riprendere così presto. Quando fai questo mestiere è difficile “liberartene”. Dopo la nascita delle mie figlie ho ridotto le ore, ma in compenso ho aumentata la qualità, approfondendo alcuni temi che mi interessavano. Per la mia età è raro ballare ancora e questa mia “longevità” influisce anche sull’insegnamento: sono 20 anni che insegno ed è molto diverso farlo iniziando mentre danzi piuttosto che una volta che si è smesso”.
Marta nell’ultimo anno è stata anche tra le insegnanti dei “Laboratorio in scena” al Centro Danza Borello, incontri rivolti a danzatori, attori e musicisti per un percorso di approfondimento sulla relazione del mondo adulto con spazio e tempo. Il progetto è stato portato avanti insieme a Laura Ziccardi, insegnante e coreografa e Davide Anzaldi, musicista e polistrumentista. Sabato 12 maggio alle 21 al Teatro Giacometti verrà portato in scena il percorso fatto durante l’anno, con attori e danzatori, all’interno dello spettacolo “Trittico: Oltre me / Qui. Ora. / Vissi d’Arte”, una serata condivisa con le performance di questo e di altri due progetti legati ad ex allieve del centro danza.