Il clochard poeta si sposa: senza nido, ma è un sogno
Manca il nido d’amore, perché lui una casa vera e propria non ce l’ha e lei vive in un dormitorio. Ci sono però sentimenti sinceri, e forse questo è quel che conta di più, altro che le apparenze.
Roberto s’è sposato con la sua Valentyna. Lo ha fatto dopo un fidanzamento piuttosto lungo, maturato su una panchina di corso Cavallotti, dove per lui era consuetudine attenderla e lei era solita arrivare. Lui che le scriveva poesie, lei che lo ispirava, perché un poeta, per quanto fantasioso, ha sempre qualcuno che lo illumina. Il qualcuno di Roberto, per sua stessa ammissione, era quella signora bionda che, quando la salute glielo consentiva, lavorava come colf. I Servizi sociali hanno continuato ad assistere entrambi, pur tra mille difficoltà, perché se impera la precarietà tutto diventa complicato.
L’amore però può molto, e ne abbiamo le prove. Sul ‘Piccolo’ in edicola il racconto dell’intera vicenda.