Decide Bellazzini, l’Alessandria stende anche il Gavorrano
Due rigori concessi e falliti dai toscani. Pop ne para uno
Due rigori concessi e falliti dai toscani. Pop ne para uno
Gavorrano – Alessandria 0-1
Marcatori: st 15′ Bellazzini
Gavorrano (3-5-2): Falcone; Marchetti, Mori, Ropolo; Gemignani, Remedi, Vitiello (25’st Conti), Damonte, Favale (40’st Malotti); Brega (40’st Merini), Moscati (25’st Maistro). A disp.: Pagnini, Luciani, Bruni, Borghini, Barbuti, Papini, Reymond, Pennino. All.: Favarin
Alessandria (4-2-3-1): Pop; Sciacca, Lovric (27’st Piccolo), Blanchard, Barlocco; Gatto (27’st Nicco), Ranieri; Kadi (26’st Celjak), Bellazzini (34’st Usel)Fischnaller; Chinellato (43’st Sestu). A disp. Ragni, Marconi, Giosa, Gjura, Gonzalez, La Fauci. All.: Marcolini
Arbitro: De Angeli di Abbiategrasso
Assistenti: Salvalaglio di Legnano e Carrelli di Campobasso
Note: Giornata di sole, calda, terreno in condizioni appena accettabili. Spettatori: 300 circa (incasso 1800 circa) Ammoniti: Bellazzini, Lovric, Vitiello, Nicco, Conti per gioco falloso Angoli: 3-3. Recupero: pt 0′, st 5′. Al 33′ pt Damonte fallisce un calcio di rigore, al 23′ st Pop para il rigore a Vitiello
“Vogliamo allungare la striscia” aveva detto Marcolini alla vigilia. E la striscia l’Alessandria l’allunga, con una vittoria di cuore, di intelligenza, anche di un pizzico di fortuna, ma anche della bravura di tutti gli interpreti, da Pop a Fischnaller, anche il baby Usel, che entra con la grinta e le giocate da veterano a dispetto dei suoi 18 anni. Due rigori contro, una sbagliato male da Damonte, uno neutralizzato da Pop, che è decisivo in almeno un paio di occasioni oltre al penalty. Al triplice fischio, anche davanti alle telecamere, Sestu dice a Favarin qualcosa: sicuramente che pellegrini e picchiatori i Grigi non sono e il rispetto, comunque, si deve a tutti.
LE SQUADRE
Turn over parziale: imposto per la porta, perché Vannucchi sta curandosi per essere pronto per la finale di Coppa. Alcuni per dosare le forze. Così, nel 4-2-3-1 c’è il ritorno di Blanchard in difesa, in coppia con Lovric, davanti al reparto arretrato Gatto e Ranieri, tridente con Kadi a destra, Bellazzini più centrale e Fischnaller a sinistra, Chinellato terminale offensivo. Gavorrano con la stessa formazione che ha vinto, a Piacenza, la prima gara esterna dell’anno.
LA PARTITA
Avvio vivace dell’Alessandria, già al 2′ occasione sul taglio di Kadi da destra, tocco ravvicinato di Bellazzini, che si mette le mani nei capelli. Al 14′, però, è Pop protagonista, decisivo di piede sulla conclusione di Moscati, che prova a finalizzare una schema fatto bene su punizione. Padroni di casa che cercano, insistentemente, la verticalizzazione, ben arginata da blocco difesa – centrocampo. Al 33′ il Gavorrano ha l’occasione per segnare: Lovric sgambetta in area Moscati rigore (e i locali vorrebbero anche il rosso al croato come intervento da ultimo uomo), sul dischetto va l’ex grigio Damonte, che non inquadra neppure lo specchio della porta, palla due metri sul fondo. Capovolgimento di fronte e sul cross di Sciacca il colpo di testa di Fischnaller è alto. Intervento in presa bassa di Pop sul traverso insidioso da sinistra di Remedi (39′), Al 40′ il tocco sottoporta di Chinellato non è forte e Falcone blocca. Al 45′ ci prova Ranieri dal limite, destro che fa volare Falcone per mandare palla in angolo.
Secondo tempo aperto, al 10′ da una occasione per i Grigi, Chinellato suggerisce quasi dalla linea di fondo, incrocia Kadi e colpisce il palo. Capovolgimento e Pop è decisivo, con il corpo, sul tocco ravvicinato di Moscati in area. Al 15′ Grigi in vantaggio: incursione di Kadi, che accelera e va al tiro, rimpallato da Ropolo, riprende Bellazzini , a destra, che incrocia nell’angolino più lontano. Al 23′ secondo rigore per i maremmani, per tocco di mano in area di Barlocco. Sul dischetto va Vitiello, angola, ma Pop ci arriva e sventa il secondo penalty. Tre cambi per l’Alessandria, che passa alla difesa a cinque, con gli innesti di Celjak e Piccolo, oltre che di Nicco in mezzo, in un 5-3-1-1. Poi c’è spazio anche per il baby Usel (per Bellazzini, acciaccato), e al 38′ cerca la soluzione personale, dal limite, parata. Nel recupero la deviazione in area di Malotti esce un metro sul fondo. E’ l’ultimo sussulto, poi a festeggiare nello spicchio di grigio allo stadio di Grosseto. Con Marcolini che abbraccia, uno a uno, tutti i suoi ragazzi