Monferrato, otto mete contro Novara. La vetta adesso è a -4
Approccio perfetto, quasi nessuna concessione, otto mete, di cui molte trasformate
Approccio perfetto, quasi nessuna concessione, otto mete, di cui molte trasformate
Otto mete segnate, una sola subita. La classifica che cambia: nuova capolista, Milano, e Monferrato che guadagna un punto sia sulla nuova regina, sia sui playoff, strada alternativa per salire in A. Un successo annunciato, guardando la classifica, ma si sa bene che le partite sulla carta più facili sono quelle che possono nascondere insidie e che, con un atteggiamento non corretto, possono riservare sorprese. Il 50-5, invece, dice che la francigia entra bene in campo, concentrazione al massimo e capacità di sfruttare il proprio gioco. Cainzo nella formazione base come apertura al posto di Zucconi che, dopo la prestazione di sette giorni prima, è ancora out per i problemi muscolari. Il suo sostituto, insieme a Perissinotto, gestiscono molto bene la squadra nel primo tempo. Fondamentale anche il contributo di Mattia Caramella, che dimostra la sua maturitù. “Una partita in cui, dal primo all’ultimo, abbiamo ribadito a tutti – insiste l’allenatore/giocatore Mandelli – che il Monferrato va avanti unti verso l’oboettivo, grande, che tutti vogliamo”. Una gara che ha un altro mattatore assoluto Farinetti, migliore in campo, che ha il merito di sbloccare il èunteggio con una meta quando l’orologio non ha ancora completato il primo giro di lancette, e Tescaro trasforma. Poi segna Caramella al 10′ (12-0) e due minuti dopo Kiptiu, con il calcio di Tescaro, per il 19-0. Al 25′ tocca a Cancellini e non è la prima gara in cui è incontenibile nei primi tempi. Tescaro calcia bene la trasformazione, per il 26-0. Prima dell’intervallo segna anche Caucino, al rientro, per il 31-0 all’intervallo, molto più di una solidissima ipoteca sul successo. Dopo la pausa girandola di cambi, ma è Novara a segnare per prima, nell’unica occasione, 35-5. Per il Monferrato è una nuova scossa: segna Ragusi al 16′, trasformata, 38-5, poi tocca a capitan Ameglio, 43-5, che si conferma un grande lottatore. Nel finale in meta va Righini, sfruttando un calcio intelligente di Kiptiu. con trasformazione per il definitivo 50-5, premio ad una eccellente gestione della gara, con il gioco al largo.