‘Vogliamo tornare a festeggiare anche in campionato’
Dalla notte insonne dopo il ko all'andata ai 23 risultati utili. 'Serenità e capacità di essere critici'
Dalla notte insonne dopo il ko all'andata ai 23 risultati utili. 'Serenità e capacità di essere critici'
La notte insonne dopo la sconfitta a Piacenza, dopo quello 0-2 che in pochi minuti diventa 3-2, è servita. Anche, e soprattutto, a costruire i 23 risultati utili consecutivi dell’era Marcolini. Aveva avuto due soli giorni a disposizione, il nuovo tecnico, per mettere mano alla squadra e preparare la gara. Quel risultato aveva fatto sprofondare i Grigi al terzultimo posto, ma più ancora della classifica, serviva capire le ragioni di quel risultato e del cammino fino a quel momento. Cocsì, Marcolini, con lo staff, non perde tempo: già in pullman, verso Alessandria, rivede le immagini, anche quelle di altre gare. “Bruciava così tanto, quella gara, che non avevao voluto dare, nemmeno a me stesso, un momento di stacco. Anche se con poche ore a disposizione, avevamo lavorato molto, ma l’epilogo non era stato quello che volevamo. Non ero sereno, per questo ho voluto affrontare subito i problemi per cercare di risolverli. Anche se fondamentale, per la svolta, non credo sia stata la mia notte senza dormire, ma quello che i ragazzi, tutti, hanno fatto, dalla gara successiva e, anche, la consapevolezza, del loro valore”. Un girone intero dopo è cambiato moltissimo, quasi tutto. “Sicuramente la posizione in classifica, che dopo quella gara era drammatica, e dopo i primi 20 minuti con il Gavorrano ancora peggio, di fatto ultimi. Un cambiamento determinato proprio dalla consapevolezza, dall’applicazione, dall’impegno, dalla serietà, alla voglia di riscatto che, uno per uno, i miei ragazzi mi hanno dimostrato e mi hanno portato ad ogni allenamento in settimana e alla domenica in gara. Anzi, visti i nostri ritmi a un po’ di mesi, anche ogni mercoledì. E’ cambiata l’atmosfera, soprattutto è cambiata la serenità con cui si affrontano le partite. E poi, a mio giudizio, ciò che fa più piacere, e fa anche la differenza, è che all’interno del gruppo siamo tutti più sereni. Perché le partite sono approcciate allo stesso modo nella stessa maniera di quando eravamo ultimi”.
UN PO’ DI TURn OVER
Alla vigilia del quartultimo atto della stagione regolare “la squadra sta bene, anche psicologicamente. Siano tutti soddisfatti per quello che siamo riusciti a fare a Viterbo, perché ci dà una bella spinta. Ma abbiamo anche una grande voglia di tornare a correre al Moccagatta anche in campionato. L’avversario è forte, con buoni valori, ha superato un momento di difficoltà e sa sempre come mettere in difficoltà l’altra squadra. Conosco bene Franzini, il loro allenatore: mi aspetto una gara difficile, ma noi vogliamo tornare a gioire davanti al nostro pubblico”. Qualche variazione nella formazione ci sarà. “Qualcosina”, puntualizza Marcolini, e si capisce che il tunr over sarà limitato, “certo per qualcuno che ha speso molto”. Certo non saranno molti, al contrario, anche perché dopo ci sarà una settimana piena di lavoro. Che precederà un’altra, invece, piena, la più importante della nostra stagione. Ecco perché, al momento delle scelte, le valutazioni devono essere ben ponderate, a 360 gradi. Speriamo di pensare nel modo giusto”. Si è rivisto un gruppo, almeno per parte del lavoro in palestra anche Blanchard. “In questi ultimi due giorni Leo ha fatto passi in avanti buoni. Sta valutando la sua condizione: nel momento in cui il dolore gli consentirà di fare tutto, noi saremo lì ad spettarlo. Adesso sembra che stia andando meglio, è un giocatore che ci può dare una grande mano”. Ancora fuori causa pure Fissore. “Distorsione importante la sua, ha ancora male. Per adesso ha ancora male. Gli altri tutti bene, in questi ultimi due giorni abbiamo lavorato bene”. In prospettiva futura sarebbe utile avere un contributo maggiore da Chinellato. “Ce lo auguriamo tutti, lui per primo. Io sono contento di come si sta impegnando, dell’applicazione. Lui stesso vorrebbe darci qualche gol in più, anche se non è sempre facile entrare dentro a squadre già consolidate. Io sono sicuro che quanfo un ragazzo è serio e si applica, non può che migliorare. Di sicuro non vivo Chinellato come un problema: sono sicuro che può dare di più e questo lui vuole, per sentirsi sempre più giocatore importante. Come tutti i suoi compagni”. Perché Marcolini, filosofo pratico, sa bene che “il segreto è essere sempre molto critici con se stessi. Si riesce a dare il meglio quando si fa una analisi schietta e ‘cattiva’ con se stessi”. E Marcolini è critico con se stesso? Si rimprovera qualcosa in questi oltre cinque mesi? “In questa avventuram che mi sta regalando grandi soddisfazioni, come in quelle precedenti da allenatore, ho sempre cercato di dare tutto me stesso. Un tecnico pensa h24 alla squadra, ai suoi ragazzi, ai risultati, all’organizzazione. E’ stato un girone particolare, senza settimane normali. Certo, si può sempre fare di meglio: l’importante è farsi esame di coscienza anche crudi. Per adesso sono contento: è giusto essere critici con se stessi, ma è sbagliato anche esserlo troppo. Cerco di migliorarmi sempre anche nei minimi dettagli”