La rete numero 42 di Marconi,. E Vannucchi paratutto
Sarà anche solo il primo atto. Sarà, e come Marcolini ne siamo convinti, che fra due settimane sarà come una gara secca, come se non ci fossero stati i 90′ di oggi. Però il primo mattone della costruzione, il basamento della Coppa, l’hanno messo proprio tutti. Compreso l’allenatore, capace a non farsi sorprendere dalle novità e dai cambiamenti tattici in corsa di Sottili, trovando sempre le contromosse. La vittoria, unanime, dei tanti protagonisti
VANNUCCHI – Decisivo: lo è nei due soli interventi che gli tocca fare e sono determinanti per il risultato: la punizione di Sini nel primo tempo, il colpo di testa di Bismark nella ripresa. Potrebbero indirizzare la gara dalla parte dei padroni di casa. Ecco perché sono come gol, e di quelli pesanti: 6.5
CELJAK – Disponibile: gli sia chiede il sacrificio di stare più basso, anche per non dare troppi spazi soprattutto agli inserimenti di Calderini libero di svariare. Recupera e concede il minimo e anche meno, nella ripresa osa qualche sovrapposizione di più: 6.5
PICCOLO – Esperto: e anche di una solidità che, a tratti, impressiona.Anche di una lettura dei movimenti dell’avversario per anticiparli. Non disdegna le maniere forti per portarsi via palloni, con i suoi lanci lunghi cerca anche nuovi spazi per la manovra. Fa discutere un suo intervento su Bismark: 6.5
GIOSA – Ritrovato, per confermare di essere un pilastro duro, ma anche molto duttile. Uno di quelli che sanno leggere in anticipo le giocate dei rivali di turno e anticiparle . Segno che ci sono qualità e volontà, insistite, da spendere bene in gara. Sponda nell’azione dxel go: 6.5
SCIACCA – Deciso (dal 39’st): Lo è nei dieci minuti che gioca al posto del compagno con i crampi. Esce anche un paio di volte palla al piede dall’area per vanificare gli ultimi assalti: ng
BARLOCCO – Progressivo: se Sottili, per sua ammissione, ha cambiato atteggiamento per evitare che l’esterno sinistro facesse male alla Viterbese, “come sabato”, di certo non riesce quasi mai a tenerlo basso. Anzi, dei due è quello che tenta progressioni più convinte: 6.5
NICCO – Ostinato: di quella forma di ostinazione che, alla lunga, fa bene al gioco, ma che, nella forma del pallone trattenuto troppo, rischia di finire imbottigliato nei percorsi centrali verso la porta. Qualche imperfezione per eccesso di voglia: 6
GAZZI – Instancabiie: la diga trattiene praticamente tutti i palloni, li va anche a sradicare quando serve. E fa tutto con una naturalezza che è segnale di forza e di sicurezza. La solita dose di quantità, ma anche qualità nella lettura del gioco: 6.5
GATTO – Sostanzioso: è il giocatore ovunque, quello che si materializza dove serve e, soprattutto, fa quello che serve. Gli riescono bene le due fasi , l’interdizione e la costruzione.E si vede, a tratti, la sua vocazione offensiva: 6.5
GONZALEZ – Generoso: meno appariscente, ma tutte le volte che riesce a scendere sulla fascia mette in apprensione la difesa. De Vito fa fatica a limitarlo, un paio di volte lo inganna il terreno. Batte, bene, l’angolo da cui nasce il gol: 6
FISCHNALLER – (dal 22’st) Combattivo: entra sapendo che la battaglia è in corso e ha bisogno delle sue incursioni per aiutare a salire la squadra. In una Celiento lo falcia e ci starebbe anche il rosso diretto. Va a pressare anche il portiere, per dire che l’Alessandria non si accontenta del vantaggio: 6
MARCONI – Rapinatore: Batman questa volta ci mette il idee, un gol da rapinatore dell’area piccola, con perfetta scelta di tempo nell’inserimento, movimento giusto e stoccata perfetta sottoporta. Anche molte sportellate date e prese a metacampo e a ridosso dell’area: 7
SESTU – Suggeritore: meglio a destra che a sinistra, ma comunque la sua vocazione a mettere in area palloni da sfruttare c’è sempre, anche se qualche cross è fuori misura. Il duello con Peverelli limita la Viterbese e contribuisce a alzare il baricentro dei Grigi: 6.5
BELLAZZINI – (dal 32’st) Protettivo: con il suo ingresso l’Alessandria passa al 4-4-2 progettendosi di più in mezzo. Potrebbe sfruttare di iù le sue dti balistiche: nell’unica occasione il tiro è sul fondo di un metro: ng