‘Avversario forte. Ma noi convinti delle nostre qualità’
Per la prima finale Marcolini ritrova Giosa e Bellazzini
Per la prima finale Marcolini ritrova Giosa e Bellazzini
Una partita speciale. Meglio, due partite. O, se preferite, una lunga 180 minuti e anche più. “Vogliamo incominciare a costruire qualcosa di importamte già a Viterbo. Senza fare troppi calcoli, usando i nostri mezzi e le nostre qualità”. Unsando anche una qualità che il ds Massimo Cerri indicata come determinante, “dovremo essere molto razionali”. L’Alessandria inizia la sua corsa alla Coppa Italia che manca da 45 anni pensando solo al trofeo. La priorità assoluta è la Coppa Italia, “è più importante pensare di portar a casa il trofeo e poi, in un secondo momento, valutare anche gli efetti, e cioè la buona posizione nella griglia playoff. Lo hanno capito bene anche i giocatori e lo hanno dimostrato fino ad qui. Adesso – così il ds Massimo Cerri ai microfoni di Radio Voce Spazio – c’è solo la Coppa Italia, insisto, che l’obiettivo che ci siamo dati e che vogliamo conquistare. Perché è un tragiardo prestigioso, perché ci teniamo per ognuno di noi, per la società, il presidente, il pubblico”. Un pubblico a cui si rivolge anche Marcolini. “Siamo consapevoli della bravura e della forza dell’avversario, ma anche convinti dei nostri valori e delle nostre capacità. E con la spinta dei nostri sostenitori – insiste il tecnico dei Grigi – A loro mi rivolgo, abbiamo bisogno del loro tifo, sugli spalti, ma anche a casa, perché, anche a distanza, percepiremo questa carica, che arrivi dagli spalti come da casa”. Sa bene, Marcolini, che sarà una partita diversa da quella di quattro giorni fa in campionato, anche se pure da quie 90 minuti ha ricavato indicazioni utili, sui Grigi e sugli avversari. “Da quella partita sono uscito con la certezza, ancora più grande, di avere un gruppo forte e motivato. Penso alle risposte che mi hanno dato giocatori magari meno utilizzati, decisamente buone per la prestazione complessiva e per le giocate individuali”. Per il tecnico, indubbiamente, anche indicazioni sugli avversari. “Squadra attrezzata e forte: arrivati a questo punto della stagione c’è davvero poco da nascondere o da scoprire. Ci si conosce bene”. Provare a chiudere la ‘pratica’ già domani sera o, invece, sfruttare il fortino Moccagatta fra due settimane? Per il ds Cerri “è difficile dire che domani giocheremo in un modo e al Moccagatta in un altro. Più che altro non è possibile e non sarebbe neppure un approccio corretto. Le partite vanno affrontate al momento, con una grande capacità di adattamento e, insisto, molta razionalità”.
TRE RECUPERI
Per la finale numero 1 Marcolini ritrova Giosa in difesa e Nicco e Bellazzini a centrocampo e per i primi due è possibile l0utilizzo dal 1′. Oltre a Cazzola e Russini, per i quali la stagione è finita in anticipo, non ancora disponibili Fissore e Blanchard. In casa Viterbese, nonostante il ‘no’ sicuro, e con uin po’ di stupore, alla domanda, sabato, su un possibile utilizzo di Jefferson, Sottili è stato attore ‘perfetto’, visto che nell’elenco dei convocati c’è anche Jefferson, anche se di fatto non si è allenato con il gruppo. Il tecnico porta anche Baldassin, in forte dubbio fino all’ultimo dopo l’infortunio di sabato. C’è De Sousa, pure lui senza i 90′ ma comunque più pronto di Jefferson al rientro. E in difesa riprende il suo posto Celiento, che in campionato era squalificato, sostituito da Peverelli. Il 12° sarà Micheli, perché Pini è squalificato. Indisponibili Musacchi, Pacciardi e Checchin