Vannucchi decisivo, attacco spuntato
L’Alessandria ha il quarto migliore attacco? Fa bene Marcolini a farlo notare, perché anche con i gol, che prima del suo arrivo latitavano e poi in molte gare sono stati anche abbondanti, l’Alessandria ha costruito la scalata della classifica. Proprio perché la ‘manita’ alla Carrarese non è poi così lontana nel tempo, allarma un po’ l’involuzione e la fatica delle ultime due gare. Contro avversarie organizzate per il pareggio, certo, pure bene, ma anche con problemi di organico, perché l’Arzachena, ad esempio, si presenta con tre difensori fuori e adatta due centrocampisti. Ci siamo persi il conto dei cross, nonostante il sistematico raddoppio su Sestu e Gonzalez, ma se là in area non c’è il giocatore con i colpi da prima punta, ed è più offensivo un centrale di difesa (Piccolo), forse in previsione Coppa l’apprensione e qualche dubbio e preoccupazione sono più che legittimi
VANNUCCHI – Decisivo: Fino al 39′ della ripresa solo ordinaria amministrazione. In pochi secondi la parata più importante, su Sanna, perché è questione di prontezza e di correttezza nel scegliere il tempo e il modo dell’uscita. Poi c’è anche il palo, ma coin questo intervento è il migliore dei suoi: 7
SCIACCA – Volenteroso: impegno tanto, anche la possibilità di staccarsi per qualche progressione, visto che Piccolo e Fissore prendono sotto il loro controllo Vano. Non sempre, però, le sovrapposizioni prima con Gonzalez e poi con Sestu riescono come vorrebbe. E come servirebbe. Anche se ci prova fino all’ultimo secondo: 6
PICCOLO – Duro: perché solo con questa qualità si può neutralizzare Vano. L’ex Juve ci mette stazza e esperienza, anche malizia, anche qualche colpo oltre il consentito e l’arbitro lo minaccia con un possibile rosso. Spesso tocca a lui aprire il gioco e sfiora anche il gol, più pericoloso, ma come serve, degli attaccanti: 6.5
FISSORE – Diligente: sopreattutto sul piano tattico, perché quando c’è da far partire l’azione e il compito tocca a lui, riesce ad essere spsso meno prevedibile, con cambi di gioco. Tocca duro già nel primo tempo, stringe i denti, ma Vano gli passeggia sulla caviglia e a metà ripresa deve uscire: 6
LOVRIC – Insicuro: (dal 23’st) entra e dopo pochi secondi si fa sfuggire Curcio. L’intervento su Bertoldi è da rivedere e, comunque, troppo azzardato in area anche se l’esterno accebtua. Soprattutto, sbaglia nell’zione, al 39′, quando Sanna poi scappa. Con un sospetto fuorigioco, ma lo sbaglio resta: 5
BARLOCCO – Propositivo: queta volta ha meno compito di marcatura e qualche possibilità in più di spingere sulla fascia. la voglia di farlo c’è, il passo e la lucidità sono intermittemti, soprattutto quando deve suggerire e i suoi cross vanno a sbattere contro le maglie biancoverdi. Una conclusione pericolosa nel primo tempo: 6
NICCO – Impegnato: come è nel suo dna non molla mai e se prede un pallone va subito a rimediare, sradicandolo dai piedi di colui al quale lo ha inavvertitamente consegnati. Quakche letture della giocata non è felice, la sua conclusione, intorno alla mezzora del primo tempo, obbliga Ruzzittu a fare uno degli interventi più difficili. Salterà Vitervo: 6
RANIERI – Incerto: (dal 32’st) Va a fare il mediano al fianco di Gazzi, nella linea a due di inizio ripresa. Non è la prima volta e in alre gare ha dimostrato di saperlo fare anche bene. Non oggi, in ombra e poco utile sia in fase di rottura, sia nell’impostazione: 5.5
GAZZI – Quantativo: come il suo apporto alla gara. da uno come lui ci si aspetta sempre molta quantità, che non manca nepur questa volta. In altre gare amplificata anche da un po’ di qualità, che invece latita un po’. Forse anche perché i compagni di reparto non lo aiutano, perde qualche pallone di troppo e non è da lui: 6
GATTO – Affannato: lui, più di tutti, è l’immagine della frenesia nella ricerca del gol a tutti i costi che toglie spesso lucidità alla manovra alessandrina. Al centrocampista più che ad altri: i suoi innesti, spesso puntuali ed efficaci, questa volta sono un po’ arruffati e inconcòudenti: 5.5
FISCHNALLER – Determinato: (dal 1’st) La determinazione non gli mana, la voglia di aiutare a cambiare l’inerzia della partita è evidente. Ma non sempre gli riesce di passare dalle intenzioni ai fatti. Ha sui piedi l’occasione migliore per sbloccare il punteggio, a metà ripresa, peccato che calci sull’esterno della rete: 6
GONZALEZ – Controllato: Al Cartero, come anche a Sestu, Giorico ha pronto un controllo sistematicamente raddoppiato, che ne condiziona gli spunti e lo obbliga a giocate spesso prevedibili. Anche se di suggerimenti ne dà, e cerca anche la soluzione personale, accentrandosi. Ruzittu dice no: 6
RUSSINI – Prevedibile: (dal 34’st) Marcolini spera che porti scompiglio e faccia saltare qualche marcatura sulle fasce. Ma il suo passo è quasi sempre uguale, come lo sono le sue finte. E va a sbattere spesso contro la difesa, che lo imbriglia senza troppa difficoltà: 5.5
MARCONI – Determinante: certo, con i se e con i ma non si fanno le classifiche, ma un attaccante da area piccola non può spelare il pallone come fa lui, al 19′, dopo uno stop da manuale. Un errore che condiziona la gara e, anche il resto della sua prestazione, generosa, ma inconcludente: 5
CHINELLATO – Girato – (dal 1’st) Se deve dare più peso in area, non ci riesce, anche perché è difficile quando si gioca quasi sempre spalle alla porta. Se deve essere terminale offensivo, gli mancano colpi e movimenti. Così, il reparto arretrato dei sardi non deve fare molta fatica a contenerlo: 5
SESTU – Suggeritore: chi sia uno degli uomini in grado di cambiare le partite lo sanno anche gli avversari e, per questo, gli riservano trattamenti ‘speciali’, per limitare le sue progressioni sulla fascia. Fa più fatica a saltare l’uomo, anche perché spesso almeno due su di lui, ma quando lo fa i suoi suggerimenti meriterebbero altri finalizzatori. Alla fine stremato e, quindi, meno lucido: 6.5