La ‘prof’ ostaggio dei ragazzi: il caso del Vinci fa discutere
‘La classe chiede scusa. Vorremmo avere un’altra possibilità per rimediare e dimostrare che siamo tutt’altra classe’. Una paginetta scritta a mano, su un foglio protocollo, a firma di tutta la classe. Perlomeno da chi era a scuola quel giorno.
Motivo della missiva indirizzata al dirigente scolastico dell’istituto Vinci, Salvatore Ossino, l’azione maleducata, priva di sensibilità e rispetto, nei confronti di una insegnante con qualche problematica dovuta a problemi fisici, chiamata per una supplenza in quella classe. Quinta ora, dell’8 febbraio scorso. Interminabili minuti in cui alcuni ragazzini mettono in atto un teatrino spiacevole, di cattivo gusto e maleducato, sbeffeggiando l’insegnante che non riesce, in quel momento, a tenere la classe. In due si avvicinano alla cattedra per impedire alla professoressa di allontanarsi.
Fa discutere l’episodio del ‘Vinci’ di Alessandria, con ragazzi della prima classe che sbeffeggiano una supplente. Un caso che lo stesso Ossino racconta al ‘Piccolo: «Non l’hanno aggredita, non l’hanno legata, ma il fatto è grave e come tale l’abbiamo trattato». Compresa la segnalazione alla Polizia Postale.
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