‘Giochiamo da Alessandria, senza guardare la classifica’
Non vuole sentire parlare di gara più ‘abbordabile’. Anzi, quasi si arrabbia Michele Marcolini se si accosta questo aggettivo non solo alla partita con la Lucchese, ma a qualsiasi gara dei Grigi. “Sarebbe l’errore peggiore, come quello di dare troppo peso alla classifica. Se la si guarda troppo, gli effetti possono essere più negativi che positivi. Invece, conta anche valutare la struttura di gioco dell’avversario, senza farsi condizionare troppo dal rendimento che, magari, nelle ultime settimane può essere stato meno brillante. E neppure dal fatto che può fare più fatica a trovare la via del gol. La Lucchese è ostica, un 3-5-2 organizzato, molto dinamico, con le mezzeali che hanno ottime capacità di inserimento e i quinti con grande gambe. Un impegno fastidioso e difficile da affrontare. Non voglio che nessuno, nel nostro ambiente, possa affontare questa partita in maniera più leggera delle altre, sarebbe sbagliatissimo, perché la Lucchese non merita questa idea di approccio”. Nel ruolino di marcia dei rossoneri toscani ci sono ben cinque successi esterni e la squadra di Lopez ha conquistato più punti lontana dal ‘Porta Elisa’. “Risultati figli di un atteggiamento tattico che concede pochi spazi. Certo – insiste Marcolini – spicca il fatto che il loro capocannoniere, Fanucchi, ha segnato solo 7 gol e, quindi, qualche difficoltà nel trovare la via della rete c’è. Ma subiscono poco e hanno, lo ripeto, una identità tattica ben precisa”. Come si affronta una avversaria simile? “Dobbiamo fare l’Alessandria, e sappiamo farlo, cercando di far emergere quei problemi che, megli ultimi tempi, non hanno permesso alla squadra di Lopez di avere un ruolino di marcia positivo e regolare”. Un’Alessandria che, al contrario dei rivali di turno, è cresciuta ancora. “Abbiamo disputato buone partite, abbiamo creato tanto, abbiamo ottenuto, dal punto di vista realizzativo, forse anche meno rispetto a quanto prodotto, anche se siamo molto contenti. Se, come ad Olbia, costruiamo l’azione da più lontana, ci viene facile portare più uomini nell’area avversaria. Sono soddisfatto di come la squadra si sta muovendo nella sua totalità e avere più giocatori in area sottolinea anche un grande equilibrio.
CELJAK OUT?
Rispetto alla trasferta in Sardegna tornano a disposizione Russini, che ha scontato la squalifica, e Fissore, “che sta bene ed è disponibile”. Blanchard? “Sta proseguendo il programma di recupero, con progressi. Non ancora pronto per la gara con la Lucchese, però”. Gara in cui potrebbe mancare Celjak. “Non sta benissimo, lo valutiamo”, ma si intuisce che le chance per il difensore croato non sono molte e che a destra, come all’inizio a Olbia, giocherà Sciacca. Chi, invece, ce la fa è Ranieri. “Ha rimediato una brutta botta al piede, ma la fortuna è che è riuscito ad allenarsi dal primo giorno: sta bene, posso contare anche su di lui”.
COPPA O TERZO POSTO?
La classifica dice che l’Alessandria alla fase nazionale può arrivare in due modi, la Coppa Italia, ma anche il terzo posto, adesso più vicino. “Fino a poco tempo fa anche solo pensare di poter attaccare la terza posizione poteva sembrare una eresia. Siamo arrivatoi, adesso, a 6 punti dal Pisa, ma con due gare in meno e questo perché, in ogni partita, abbiamo cercato di fare il meglio di ciò che potevamo ottenere. E questa dovrà essere sempre la nostra mentalità: a noi piacerebbe riuscire da arrivare terzi, come ci piacerebbe vincere la Coppa Italia. Lavoriamo e lavoreremo sempre in quest’ottica: ottenere il massimo, così da poter sfruttare eventuali passi falsi di chi ci sta davanti e, anche, per arrivare alla Coppa Italia nelle condizioni migliori per potercela giocare alla pari con la Viterbese. L’auspicio, nostro e di chi vuole bene all’Alessandria, è ottenere entrambi gli obiettivi: dovremo sempre girare su questi ritmi, che non è facile o scontato, ma i miei ragazzi non stanno certo smettendo di fare grandi prestazioni. Anzi”