Alessandria, l’Università e il rilancio in una città con i negozi che chiudono
L’81% degli studenti, intervistati dai loro colleghi, pensa che Alessandria, nonostante le difficoltà del presente, abbia le carte in regola per diventare una città universitaria a tutti gli effetti.
Lo hanno spiegato Roberta e Edoardo, due ragazzi del Digspes. È accaduto mercoledì sera, a Palazzo Monferrato, nel corso dell’incontro che ‘Il Piccolo’ ha organizzato in quella che potremmo definire la seconda parte del dibattito sul rilancio del centro del capoluogo. Perché un elemento, nel primo incontro, è emerso con forza: dall’Ateneo può arrivare la spinta per crescere.
Sala stracolma e «una comunità che si stringe attorno alla sua Università». Che vuole capire se questo rapporto con il mondo universitario possa davvero far crescere il capoluogo.
Una città che deve fare i conti con i problemi del commercio. L’ultima notizia è la discesa in campo di un gruppo di negozianti che chiede all’amministrazione di essere consultata al momento della scelta del nuovo assessore al Commercio (sarà Davide Valsecchi?) che subentrerà a Riccardo Molinari, eletto deputato. La replica del sindaco: «Chi entrerà in giunta farà gli interessi di tutti».
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