‘Fermare il secondo migliore attacco? Si può, l’atteggiamento l’abbiamo’
Secondo miglior attacco del girone, “dopo la Giana, che è il terzo”: la caratteristica che colpisce, e che condiziona di più, per la Carrarese. E che Marcolini conosce molto bene. “Con più di un centravanti di esperienza e di ottima qualità. Una squadra che stra attraversando un momento decisamente buono, ottima la capacità di verticalizzare, per mettere i quattro attaccanti nelle condizioni di tenere immediatamente sotto pressione la difesa avversaria. Se deve indicare una qualità più di tutte, dico proprio questa. Aggiungo che la Carrarese si muove bene e a inizio partita sa essere molto offensiva”. In una parola: ci sono tutti gli ingredienti per ipotizzare, domani sera, una partita impegnativa per i Grigi, ma questa non è una novità e, soprattutto, non preoccupa oltre il limite, l’allenatore. “I ragazzi mi hanno dimostrato di avere, anche con la Giana, l’approccio giusto alla partita: siamo partiti molto bene, come eravamo preparati a farlo, e con grande intensità. Ma, certo, l’epilogo non è stato quello desiderato, ma non possiamo mai prescindere dal giusto approccio”. Impeccabile anche nella fase difensiva? “Se gli avversari, la Giana nella fattispecie, hanno segnato o, comunque, sono stati anche pericolosi, evidentemente qualche errore lo abbiamo commesso”. Opportunità altrui che, peraltro, nel primo tempo sono state più occasionali, “qualche cross in più dalla trequarti, ma anche prevedibili, per come abbiamo preparato la gara, chiudendo le zone centrali con gli attaccanti per essere subito pronti a ripartire. Questo abbiamo fatto, con costanza. Si poteva forse essere ancora più bravi a non far girare il gioco. Ripeto, finché tutto quanto l’avversario produce sono cross dalla trequarti, la sensazione può anche essere di pericolosità, ma sono facilmente controllabili”. Un po’ diverso il secondo tempo, “in cui a tratti abbiamo concesso loro ciò che volevano fare, il grande possesso nella zona centrale, così, quando non è possibile averse una aggressività forte, almeno si limitano i rivali”. Attacco della Carrarese con il capocannoniere Tavano, attacco grigio senza Gonzalez.” Un po’ di turn over, con tre gare in sette giorni, dobbiamo farlo. Diciamo che Pablo mi ha agevolato la decisione. Lui, come gli altri in una delle tre gare tra Giana, Carrarese e Olbia non sarebbe partito”. Nella settimana fitta e intensa c’è pure il sorteggio di Coppa Italia: potesse scegliere, Marcolini preferirebbe giocare la seconda in casa, “per vivere l’attesa prima e la gara poi con la nostra gente. Magari anche l’epilogo desiderato, certo. In tutte e due le gare, comunque, noi abbiamo sempre una trasferta pesante prima, anche sul piano logistico”.
GLI UOMINI DEL TURN OVER
Sulle alternative all’argentino il tecnico non si sbilancia. Potrebbe essere comunque tridente, spostando Sestu a destra, che è anche la sua fascia preferita, e inserendo Fischnaller a sinistra, la posizione dichiaratamente più gradita nel 4-3-3 dall’ex Sud Tirol. Resta il dubbio su chi schierare al centro: Marconi è più incisivo, a parte il gol pesantissimo a Pisa “anche con la Giana lavoro ottimo, le palle alte tutte sue. Ma rientra da un lungo stop e in questi casi recuperare le energie è meno scontato”. Possibile una staffetta con Chinellato, sia con il 4-3-3, sia con un 4-2-3-1 che, dietro l’unica punta, proponga Bellazzini come trequartista. In mezzo tutti disponibili, “Ranieri sta facendo molto bene e sabato la sostituzione era dettata dal cambio di modulo. Mi serviva un interditore e in categoria non c’è nessuno che sa far meglio questo lavoro di Gazzi. I due, Ranieri e Gazzi, però, possono coesistere bene”. In difesa i centrali sono obbligati, perché Fissore è squalificato e Blanchard ancora fermo per il problema al ginocchio, “nulla di grave, come dicono gli accertamenti. Adesso, però, è ancora fermo: speriamo di averlo di nuovo presto in gruppo”. Dietro una alternativa potrebbe essere Sciacca a sinistra, visto che Barlocco le ha giocate tutte nelle ultime settimane. “Anche se sapete che non mi piace snaturare i giocatori o forzarli in una posizione che non è la loro. Ma in certi casi potrebbe anche essere soluzione praticabile”.
In casa Carrarese Baldini, che cerca un risultato utile “per allungare il percorso e aggiungere autostima”, sta valutando anche un cambio di modulo dal 4-2-4 più dispendioso al 4-4-2. Non è escluso che Tavano non parta dall’inizio, ma possa entrare a gara in corso. E lo stesso vale per Coralli, molto stanco dopo il derby con la Lucchese. Favoriti, in avanti, Tortori e Biasci, quest’ultimo al rientro da un infortunio