Sestu illuminante, Gonzalez segna e ispira. Ma il giallo gli costa caro
I protagonisti di un pareggio utile solo per allungare la striscia
I protagonisti di un pareggio utile solo per allungare la striscia
Vannucchi quasi non si sporca i guanti, Sestu che meriterebbe anche il raddoppio. Tre occasioni nitide anche nella ripresa in cui la svolta tattica ha aiutato di più la Giana. Sono due punti persi, lo ammette anche Michele Marcolini, ma quel piacere nel mettere sulla graticola l’Alessandria, che serpeggia sui social, davvero fa pensare. La critica, anche dura, ma costruttiva, serve, eccome. Decisamente meno, per non dire nulla, demolire gli stessi giocatori, e il tecnico, applauditi solo sette giorni fa a Pisa, perché godere se qualcosa non funziona al meglio finisce per diventare una pericolosa deriva
VANNUCCHI Inoperoso: due gol subiti senza colpe, si fa sentire quando serve per dirigere i compagni.Palesa sicurezza anche se per lui, è sicuramente una partita non facile. Ordinaria amministrazione per il resto. Fa di tutto, anche con le parole, per trasmettere sicurezza: 6
CELJAK Diligente: dalle fasce nascono i pochi pericoli nel primo tempo, per questo ha molto più lavoro in copertura e si dedica meno all’azione di spinta, che invece torna nel suo repertorio nella ripresa, quando il nuovo modulo della Giana gli permette di avere qualche spazio in più per la sua vocazione offensiva: 6
PICCOLO Puntuale: nel primo tempo lo è nel tentativo di anticipare sempre Bruno, un ‘cliente’ che il Moccagatta fischia con costanza, e che la coppia di centrali limita molto. Mutando la soluzione tattica, gli ospiti obbligano il reparto arretrato a sforzi supplementari. La sua propensione a sfruttare le palle alte lo porta ad avvicinarsi all’area avversaria. E a sfiorare la rete del possibile ko: 6
GIOSA Energico: nella morsa sua e di Piccolo finiscono gli attaccanti della Giana, senza di fatto trovare spazi per colpire, soprattutto Perna, che scompare. Palla al piede, azzarda anche l’inizio di qualche tentativo in fase offensiva. Nella ripresa il nuovo schema della Giana lo tiene più fermo in fase offensiva: 6
BARLOCCO Rapido: nella fase di controllo alessandrino dà anche lui il suo contributo, alzando la velocità della manovra nelle fasi iniziali. Si vede molto meno nella ripresa, quando cambia il ruolo di Chiarello e anche lui è coinvolto nel tentativo di limitare il giocatore che ha più peso nella svolta della gara: 6
GATTO Essenziale: nel primo tempo non c’è una sola palla che non sia gestita da lui in maniera efficiente, efficace e utile. Palloni rubati in mezzo e subito utilizzati per innescare la manovra. Una sostanza che, però, cala nella ripresa, in cui il suo peso si abbassa e il gioco ne risente: 6
RANIERI Incisivo: il suo primo tempo equivale alla ripesa di Pisa: gioca da regista basso e, una volta riconquistata la palla, sa subito dove collocarla per renderla utile e pericolosa. Dal suo piede anche la prima opportunità nella ripresa, azionando Gonzalez. Nel cambio di modulo è uno dei sacrificati: 6.5
GAZZI Vigile: (dal 22’st): Quando Marcolini decide che serve una svolta tattica si affida anche lui, per alzare una muraglia e riprendere il controllo, soprattutto del centrocampo. Un compito che gli riesce, però, a intermittenza, per la muraglia davanti alla difesa non è così solida, anzi: 6
NICCO Intenso: il primo tempo è di quelli che, come accede in molte altre gare, lascia molto il segno, quando recupera palloni e li gestisce bene, azionando più di una manovra. Come buona parte dei suoi compagni, però, cala e si perde nelle maglie di un avversario più offensivo: 6
BELLAZZINI Frenato: (dal 37’st) Marcolini si affida anche a lui per limitare la fase offensiva affollata dei rossoneri, ma si vede davvero poco, bloccato e senza spazi veri per provare a incidere nel finale: ng
GONZALEZ Giusto: è il giocatore perfetto per sfruttare le ripartenze, quando sa essere anche devastante, come nel raddoppio e nelle occasioni successive. Su di lui una delle parte più importanti. Il giallo, assolutamente evitabile, e anche lui lo capisce, gli costerà la gara di martedì: 6.5
FISCHNALLER Parato: (dal 37’st) dovrebbe aumentare la velocità e giocare tra le linee anche se il tempo è poco e il portiere, con i piedi e l’istinto, gli nega la rete del sorpasso decisivo: ng
MARCONI Condizionato: La palla che si alza di un paio di metri sulla traversa nell’azione del possibile 3-0 un po’ gli pesa nel resto della gara, perché per suo carattere accusa il colpo. Anche se il peso offensivo dell’Alessandria è più alto quando c’è lui. Assurdo il giallo in una azione in cui ci starebbe il rigore: 6
CHINELLATO Affossato: (dal 32’st) Anche se i minuti non sono molti cerca spazi in area, nell’azione in cui è più pericoloso, è atterrato ed è uno degli episodi dubbi nel forcing finale: ng
SESTU Ispirato; e anche ispirato, un gol in cui mette la sua capacità di muoversi da manuale nell’area avversaria. Potrebbero essere due, e sarebbe il colpo del ko, senza palo e, soprattutto, portiere. Gli assist non si contano, le sue giocate abbondano. Peccato che tanta qualità e creatività non pesino sul risultato: 7