‘Due punti persi. Una gara da chiudere, occasioni ne abbiamo create’
L’Alessandria non vince in casa dal 21 gennaio, la Giana Erminio non vince dalla stessa data: l ‘elemento in comune non cambia, neppure dopo i 90′ al Moccagatta, che nella lunga striscia che continua non è più il terreno di facili conquiste. E, invece, dovrebbe tornare ad esserlo, non perché qualcuno abbia sognato la rimonta in campionato, ma perché qui si giocherà anche un atto della finale e quel trofeo è molto più possibile di un podio. Intanto la certezza della giornata sono due punti persi. Lo sa bene anche Marcolini, che a partita in corso prova anche a cambiare modulo nella ripresa in cui, anche se la Giana conquista campo, l’Alessandria crea, comunque, tre occasioni per mettere in ghiaccio il risultato e non lo fa perché il portiere fa gli straordinari e l’arbitro si dimentica quando si possono e si dovrebbero concedere i rigori. “Due punti lasciati. Perché abbiamo avuto, noi, il torto di non chiudere la gara quando sarebbe stato possibile. La Giana è stata esattamente quella che ci aspettavamo, attacca con molti uomini e noi ci siamo dimostrati pronti ad affrontarla con queste caratteristiche. Lo abbiamo fatto bene, in pochi minuti sul 2-0 e occasioni per chiuderla. Non lo abbiamo fatto e, conn il passare dei minuti, soprattutto nel secondo tempo, abbiamo perso un po’ le distanze”. E nella ripresa Albé ha rimodellato la squadra tatticamente, tornando il 3-5-2 dello scorso anno. “Anche noi abbiamo cambiato, ci siamo messi con il 4-4-2, perché sugli esterni gli ospiti arrivavano con troppa facilità. Una gara che è rimasta aperta fino all’ultimo: noi con più di una possibilità per il 3-1, la Giana per pareggiarla, come ha fatto. Dispiace perché dopo quel primo e le occasioni create la partita doveva avere un epilogo diverso e darci tre punti”. Nel conto, oltre alla reazione della Giana, le parate decisive, tre, del numero 1 e fischi che mancano da parte dell’arbitro. Per l’intervento su Chinellato nel finale, ancora più per quello su Marconi nel primo tempo, che per questo episodio è stato pure assurdamente ammonito. “Sotto questo aspetto un po’ danneggiati lo siamo stati. Due episodi che avrebbero potuto rendere di più, i ragazzi mi hanno detto che in entrambi i casi era intervento da rigore. Non mi appello a questo, l’arbitro ha giudicaro diversamento. Certo, il giallo a Marconi proprio non ci sta: di sicuro Michele non ha fatto finta”. La striscia si allunga, anche se questo digiuno di vittorie al Moccagatta pesa un po’. “Comunque la classifica si muove, anche se, a caldo, è più quello che brucia di ciò che ci fa contenti. Il dispiacere più grosso è aver perso un po’ di campo nel secondo tempo e non aver chiuso una gara in cui le possibilità per farlo le abbiamo avute”