Maledizione Giana: dalla vittoria facile al pareggio che brucia
Avanti di due gol dopo 10', occasioni per chiudere. Rimonta nella ripresa
Avanti di due gol dopo 10', occasioni per chiudere. Rimonta nella ripresa
Alessandria – Giana Erminio 2-2
Marcatori: pt 6′ Sestu,10′ Gonzalez; st 17′ Charello, 41′ Capano
Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Celjak, Piccolo, Giosa, Barlocco; Nicco (37’st Bellazzini), Ranieri (22’st Gazzi), Gatto; Gonzalez (37′ Fischnaller), Marconi (32’st Chinellato), Sestu. A disp.: Pop, Lovric, Sciacca, Fissore, Russini, Ragni, Kadi. All.: Marcolini
Giana Erminio (4-4-2): Tagliento; Perico, Bonalumi, Montesano, Foglio (23’st Seck); Chiarello, Iovine (38’st Capano), Degeri (1’st Greselin), Marotta; Bruno, Perna (23’st Gullit). A disp.: Dudiez, Concina, Sosio. All: Albé
Arbitro: De Remigis di Teramo
Assistenti: Gregorio e Mittica di Bari
Note: Serata di pioggia, terreno allentato. Spettatori: 2000 circa (558 + 1280) Ammoniti: Fissore (dalla panchina), Vannucchi per comportamento non regolamentare, Marconi per simulazione, Chiarello Degeri, Gonzalez per gioco falloso
Angoli: 6-3 per l’Alessandria Recupero: pst 1′, st 4′
Come all’andata, ma questi sono due punti in meno per l’Alessandria. Che dopo 10 minuti ha la gara in mano, due gol e un atteggiamento aggressivo, l’occasione per la terza rete, che Marconi calcia due metri sulla traversa, contropiedi ben gestiti, che avrebbero meritato sorte diverso. L’errore più grande, nella ripresa, è stato quello di credere che potesse essere una facile replica. Un atteggiamento un po’ troppo morbido, abbassando troppo il baricentro e consegnando così il centrocampo agli avversari, sostenuti da Chiarello ispirato. Se la partita la decidessero le occasioni, sarebbe stata vittoria netta, ma la Giana, avversaria tradizionalmente ostica, certo capitalizza meglio la pressione e la convinzone
LE SQUADRE
Marcolini premia l’autore del gol del pareggio a Pisa e Marconi torna titolare dall’inizio, la coppia di centrali è Piccolo – Giosa, solida e affiatata e, anche, obbligata per l’infortunio a Blanchard, n mezzo fiducia a Ranieri, con Gatto e Nicco. La Giana con il 4-4-2, e Albé in avanti sceglie Perna per far coppia con il fischiatissimo Bruno
LA PARTITA
Avvio bruciante dell’Alessandria. Al 4′ Sestu fa le prove, la conclusione non è forte e Tagliento controllo. Al 6′, minuto che sembra fatto apposta perl’autore del vantaggio, Sestu che si smarca da manuale sul passaggio filtrante di e infila il portiere con tocco perfetto. Quattro minuti dopo il raddoppio, nel più classico dei contropiedi eseguito alla perfezione, Marconi lancia Gonzalez, che se ne va accelerando, sfruttando la scivolata di Montesano e manda la palla nell’angolino più lontano. Nemmeno il terreno reso pesante dalla pioggia frena una squadra di ottimi palleggiatori. Che al 19′ potrebbe chiudere i conti: ennesima ripartenza, Sestu galoppa e legge molto bene la manovra, scarica su Marconi, che ha un angolo di tiro migliore, ma l’attaccante alza un paio di metri sulla traversa. Dal possibile 3-0 al rischio del 2-1, quando è Giosa a spazzare via sulla linea bianca la conclusione di Bruno, con Vannucchi tagliato fuori dalla traiettoria. Ancora un pericolo al 25′, destro al volo di Bruno, che scheggia la traversa, ma Vannucchi è comunque pronto alla deviazione. Al 37′ ci prova Perna di testa, la sfera è sull’incrocio. Il tris dell’Alessandria potrebbe essere al 40′, sul tocco sottoporta di Piccolo, che si spinge spesso in avanti, ma Iovine toglie di portala palla che sta per entrare.
Il secondo tempo si apre con una Giana che cambia modulo, schierando Chiarello dietro le punte. Si apre anche con una opportunità, enorme, per Gonzalez, servito da Ranieri, che l’argentino trasforma, a sua vota, in una sorta di tiro cross sul secondo palo, ma la traiettoria non è quella che vorrebbe. La Giana alza il baricentro, l’Alessandria lo abbassa troppo, e al 17′ accorcia,azione insistita, Chiarello calcio un passo dentro l’area. Gli ospiti alzano il ritmo alla ricerca del pareggio, Marcolini cambia e mette la squadra con il 4-4-2. In un minuto, il 22′ , l’occasione del 2-2, il colpo di testa di Bruno esce di un nulla, e quella del 3-1,Gonzalez che calcia a colpo sicuro e Tagliente si supera. Al 28′ occasione enorme per Sestu e il portiere si salva ancora con l’aiuto del palo. Ma l’Alessandria si abbassa troppo la Giana cresce, anche sotto la spinta di Chiarello e al 41′ trova il pareggio con l’ultimo entrato, Capano, servito da Marotta. Assalto finale dell’Alessandria, che ha la grande occasione al 42′, con Fischnaller, e ancora Tagliente è decisivo. Proteste per un intervento in area su Chinellato, ma l’arbitro dice no, come già ha fatto nel primo tempo su Marconi, intervento ancora più netto, eppure giallo all’attaccante. Due punti persi, Gonzalez che salterà la gara con la Carrarese perché diffidato e reo di aver preso un giallo evitabile. La maledizione della Giana, ma se questo pareggio alimenta il disfattismo alessandrino, allora si capisce perché i risultati che contano qui mancano da troppi anni