‘Bravi a far capire al Pisa che volevamo un altro risultato’
Marcolini: 'Un pari così è adrenalina, viverlo con i tifosi è un surplus'
Marcolini: 'Un pari così è adrenalina, viverlo con i tifosi è un surplus'
“Nel calcio, a volte, basta un cambio di atteggiamento per incidere sulla partita”. Anche i cambi (di uomini) giusti, anche aver ritrovato, dopo un mese e mezzo, Michele Marconi, e mai come contro il Pisa lo stato di ‘giocatore bandiera’ sembra proprio tagliato addosso all’attaccante. Perché, lo sa bene Marcolini, l’atteggiamento serve a mandare messaggi all’avversario, “e i miei ragazzi sono stati bravi a far caprie al Pisa che il risultato del primo tempo non ci andava assolutamente bene, che ci stava stretto. E che volevamo recuperare”. Un Pisa un po’ sorpreso dal trovare, all’inizio, un’Alessandria seza Gonzalez e Fischnaller. “Il dispendio di energie, nelle ultime settimane, è stato altissimo. E ci aspetta, a parte la prossima settimana, un periodo ancora più intenso, in cui giocheremo ogni tre giorni. Mi è sembrato giusto, in questa gara, cambiare qualcosa, anche per evitare infortuni. Perché, anche quando c’è la carica di un grande risultato, recuperare è difficile. Una gara come quella di martedì ci ha tolto moltissimo, nel fisico e nella testa: nei due giorni tra la Coppa e Pisa i ragazzi sono stati eccezionali, ma è stato difficile, per noi staff tecnico, pretendere qualcosa in più e di diverso. Per questo mi è sembrato giusto inserire elementi nuovi proprio qui a Pisa”. Il rischio infortuni, che va gestito bene. “Lo conferma è proprio Gazzi: già a fine gara, a Pontedera, aveva un fastidio al polpaccio e se l’è portato dietro. Alla fine del primo tempo il fastidio è aumentato, ho preferito evitare complicazioni”. Fuori l’ex granata, dentro Ranieri, migliore in campo. “Vero, mi è andata benissimo: Roberto ha disputato la gara migliore da quando sono qua. Gli faccio i complimenti, perché ha sempre avuto l’atteggiamento giusto, sempre perfetto in tutti i comportamenti. Ripagato da una prestazione di altissimo livello: tutti gli dobbiamo moltissimo, ha fermato un contropiede che avrebbe potuto essere letale”.
LA GRANDE CORSA
Nonostante 120 minuti solo quattro giorni prima, da metà ripresa i Grigi hanno corso molto e bene e il Pisa accusato crampi. Significa, questo, che la qualità del lavoro atletico è grande. “Assolutamente sì: nel calcio la condizione fisica conta, e spesso, però, a spostare gli equilibri, anche all’interno di una partita, è quella mentale. Gli ultimi risultati hanno sicuramente tolto qualcosa al Pisa. Se le cose non vanno come si vorrebbe, anche il fisico ne risente. i crampi sono spesso anche un fattore piscologico. Sotto questo aspetto l’Alessandria è in salute e questo è importante, perché la gestione delle energie mentali è più difficile di quelle fisiche”. Un risultato di squadra. “Riguardatevi l’esultanza dopo il pareggio: è quello di una squadra che voleva fortemente il risultato, che vuole dare il giusto peso a ciò che stiamo facendo: un pareggio in queste condizioni ci ha fatto esultare tutti insieme e ci deve dare un’altra spinta determinante”. Esultanza sotto la curva, fermandosi a lungo. “Come si fa a non andare dai nostri tifosi? Tanti, ancora più di Pontedera: tenevo moltissimo, fin dal primo giorno, a ritrovare i nostri tifosi e a unirli a noi, perché possono essere determinanti per il campionato e la finale di Coppa. Il pareggio così e il massimo dell’adrenalina e condividerlo con la nostra gente è il surplus”