Marconi all’ultimo istante. E la striscia continua
Un tempo per parte, il Pisa schiacciato nella ripresa. Festa con i tifosi
Un tempo per parte, il Pisa schiacciato nella ripresa. Festa con i tifosi
Pisa – Alessandria 1-1
Marcatori: pt 33′ Gucher; st 49′ Marconi
Pisa (4-3-3): Petkovic; Birindelli (25’st Mannini), Lisuzzo, Sabotic, Filippini; De Vitis; Gucher (34’st Maltese), Di Quinzio (16’st Izzillo); Lisi, Ferrante (33’st Eusepi), Masucci. A disp.: Reinholds, Voltolini, Sainz Maza, Giannone, Setola,Cagnano, Negro, Balduini. All.: Pazienza
Alessandria (4-2-3-1): Vannucchi; Sciacca, Piccolo, Blanchard (42’st Kadi) Barlocco; Nicco, Gazzi (1’st Ranieri); Sestu, Bellazzini (33’st Gonzalez), Russini (1’st Fischnaller); Chinellato (25’st Marconi). A disp.: Pop, Celjak, Lovric, Giosa, Ragni, Gatto. All.: Marcolini
Arbitro: Pasciuta di Agrigento
Assistenti: Angotti di Bologna e Elkhayr di Conegliano
Note: Giornata uggiosa, terreno discreto. Spettatori: 6200 circa, incasso 51mila euro. Ammoniti: Sciacca, Nicco, De Vitis per gioco falloso. Angoli: 6-4 per l’Alessandria. Recupero: pt 2′, st 5′. Nell’intervallo sfilano i primi calci di Pisa e Alessandria, per il progetto 3P
Vietato pensare che l’Alessandria possa arrendersi. Non lo farà mai. Non lo ha fatto all’Arena Garibaldi, 12° risultato utile, il terzo pareggio: fosse stato un risultato diverso, a favore del Pisa, sarebbe stata una ingiustizia enorme per una squadra che, per tutta la ripresa, aggredisce, alza il baricentro, assedia l’avversario, dimostra di avere più energia di chi, certo, non aveva 120 nelle gambe e nella testa. Una squadra, quella grigia, che sa cosa vuole e sa come conquistarlo. Un punto pesante: come dice anche Michele Marconi, l’uomo gol, potrà pesare molto nell’economia del campionato. Una squadra che è un tutt’uno con la sua gente:l’esultanza finale, con mister, giocatori, presidente e tifosi, è l’immagine che sintetizza l’effetto della lunga cavalcata. E, anche, la spinta per continuare
LE SQUADRE
Non un semplice turn over e limitato: cambiamenti radicali di uomini e di modulo, dal collaudato 4-3-3 ad un4-2-3-1, con un lavoro enorme, di rottura anzitutto ma anche di impostazione, richiesto a Gazzi e Nicco. Bellazzini che deve,o dovrebbe essere, trequartista, Sestu e Russini sulle fasce, ma gli inserimenti degli esterni sono poco aiutati negli inserimenti da Chinellato, mandato in avanti a fare la guerra tra Lisuzzo e Sabotic, sfruttando la fisicità, che però quasi mai riesce a spuntarla. Anche il Pisa cambia, proponendo un 4-3-3, con Ferrante punta centrale , a destra, gli inserimenti di Lisi, che bloccano Barlocco, quasi mai in grado di produrre spinta
LA PARTITA
In avvio Alessandria subito pericolosa, con il colpo di testa di Russini, che entra bene da sinistra, la palla è un metro sul fondo.
Al 15 Vannucchi è determinante sul destro incrociato di Ferrante, che si infila bene tra le linee, evita Piccolo e va alla conclusione, destinata nell’angolino, ma il portiere allunga in angolo con la punta delle dita. Al 19′ timide proteste alessandrine quando Russini va giù in area: nell’accenno di pressione alessandrina frutta due angoli, ma senza esito. A rompere gli equilibri, ben espressi nello 0-0, la rete del Pisa. Che nasce da palla inattiva, una punizione dalla sinistra di Di Quinzio, battuto sul secondo palo, dove Gucher gira di testa alle spalle di Vanucchi. I Grigi accusano il colpo dopo aver tenuto bene il campo, anche perché la spinta sulle corsie esterne è molto debole e gli ospiti finiscono per ingolfarsi nelle zone centrali ,dove la costruzione intelligente di Gucher è un ulteriore ostacolo. E non ci sono manovre che possano autorizzare la speranza di tornare a mettere la gara su un binario di parità.
A inizio ripresa Marcolini inserisce Ranieri al posto di Gazzi, che già a metà della prima frazione si era avvicinato alla panchina per farsi curare. E Fischnaller per Russini, sempre a sinistra. Si alza il baricentro della squadra e attorno al 10′ i Grigi assediano la metacampo avversaria, anche se la pericolosità, percepibile, non si concretizza, anche per una eccessiva precipitazione. Pareggio sfiorato al 22′, quando una grande giocata di Sestu mette in area il pallone sulla testa di Bellazzini, che gira bene e Petkovic si supera. Dentro anche Marconi dopo un mese e mezzo di stop, si gioca ad una sola porta,tanto che Pazienza aggiunge esperienza con Mannini. L’Alessandria corre sempre molto, anche più dei padroni di casa, dentro anche Gonzalez, protagonista al 36′ di una ripartenza, ed è provvidenziale il recupero di Mannini su Sestu al momento della conclusione. Al 44′ , però, è Vannucchi a salvare su Eusepi. E anche Ranieri, grande prova la sua, sventa un contropiede che potrebbe essere quello del koPoi, quando i 6mila dell’Arena Garibaldi stanno per festeggiare, al quarto dei cinque minuti di recupero, sono i 250 tifosi grigi che esultano, cross di Barlocco e testa di Marconi. E poi tutti sotto la Sud: un pareggio così, all’Arena Garibaldi, fa godere