‘Conta vincere, ma diventiamo più cinici. Come nella ripresa’
In panchina si è agitato molto, Michele Marcolini. Perché se la vittoria con il Prato è pesante, e il tecnico lo sa bene e fa i complimenti ai suoi giocatori per non essersi fatti condizionare troppo né da clima, né dal primo sintetico fangoso, lo sviluppo della gara qualche critica la autorizza. “Non posso accettare che il primo tempo finisca sull’1-1. Con il rispetto che è dovuto all’avversario, che ha lottato, ma quando si creano almeno tre occasioni enormi per segnare, anche di più, non è ammesso il pareggio.E ‘ vero che, nella ripresa, quando siamo riusciti a giocare palla a terra, la qualità della manovra ne ha guadagnato, ma nella prima frazione abbiamo subito una rete e, soprattutto, ne abbiamo realizzata una sola, insisto, e invece avrebbero potuto essere tre i più. Così si può anche vanificare quanto di positivo si è fatto, affrontando la seconda frazione in parità di punteggio e, quindi, con il risultato da costruire, per di più con il vento contro.Con un Prato che ha giocatori con eccellenti doti balistiche, come ha dimostrato Fantacci. Devo sottolineare, però, che l’essere stati raggiunti non ha dato contraccolpi psicologici: i miei ragazzi hanno continuato a giocare con il massimo impegno facendo una grande prestazione e sono stati bravi a imporsi”. La mossa Sestu è stata molto redditizia, perché le due reti in sette minuti sono nate da sue giocate. “Siamo stati cinici: mi auguro che questa qualità sia sempre più nostra, perché ci saranno partite in cui non potremo certo permetterci di fallire così tante occasioni e, anzi, dovremo capitalizzarne il più possibile”. Il ritorno al gol è uno degli aspetti più positivi. “Mi chiedevate i gol dopo due gare a secco e ne abbiamo segnati tre, anche se giudico altrettanto importante aver fatto prestazione approcciando la gara nel modo giusto, facendo prestazione anche in condizioni climatiche davvero difficili. Però le partite le dobbiamo chiudere prima, soprattutto quando abbiamo la possibilità di farlo: abbiamo sofferto fino al 90′ in una gara che avremmo potuto fare nostra con anticipo rispetto al triplice fischio”. Magari dosando la frenesia del raddoppio, che si è sentita specie nel primo tempo. “Vero, abbiamo avuto un po’ troppa fretta di bucare la loro linea difensiva e, invece, magari con un tempo in più, avremmo potuto fare più male. Anche se, ci tengo a dirlo, sono dettagli in una buonissima prestazione dei ragazzi”. Sul tiro di Fantaccci del 2-3 Vannucchi si è arrabbiato molto. “Con il vento di oggi la palla aveva una velocità superiore e traiettorie che potevano ingannare. Nell’azione precedente abbiamo rallentato un po’ la circolazione e sula conclusione di Fantacci – ammette Marcolini – che è un ottimo tiratore, ci siamo fatti sorprendere un po’ in mezzo. Peccato, perché abbiamo sofferto fino alla fine. Conta vincere, ma se possiamo farlo senza soffrire dobbiamo chiudere i conti”. La classifica, comunque, è migliorata ancora: dove può arrivare questa Alessandria? “Questo risultato, la prestazione, la classifica devono darci, ancora di più, la consapevolezza di quanto bene stiamo facendo. Ma non per supponenza, per avere ancora più forza e coscienza di quanto bene possiamo fare se facciamo prestazione. Con chiunque”
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