‘Accendiamo sempre i nostri punti di forza. Contro chiunque’
Marcolini e i numeri: 'Aiutano, ma conta ciò che ognuno dà per la squadra'. Blanchard dal 1'
Marcolini e i numeri: 'Aiutano, ma conta ciò che ognuno dà per la squadra'. Blanchard dal 1'
“Mai abbassare l’attenzione e la tensione, contro chiunque”. Premessa di Michele Marcolini alla vigilia della trasferta in casa del fanalino di coda, che se il campionato finisse oggi sarebbe retrocessa. Puntualizzazione importante, anche se il tecnico non ha dubbi sull’approccio intenso da parte di tutta la squadra. Altre possono essere le incognite di questa partita nel neutro di Pontedera. Compreso il campo. “Un sintetico che non aiuta gli sviluppi del gioco. E c’è il rischio che sia anche ghiacciato”. Non certo un alibi, anzi. “Non ci deve assolutamente creare problemi, solo farci drizzare le antenne di più ancora di quanto non si faccia di solito”. Molte certezze sulla squadra. “I ragazzi sanno benissimo come si affrontano partite come questa e che con il Prato non sarà più facile di altre solo per questioni di classifica. Dovremo essere bravi noi a girarla dalla nostra parte”. Dopo due pareggi senza gol in casa, tra campionato e Coppa, meglio la trasferta? “Nelle ultime due gare siamo stati un po’ meno brillanti nella qualità delle giocate. Col Monza ancora più difficile, con otto giocatori a dieci metri fuori dalla linea dell’area di rigore. Con il Pontedera siamo stati più ‘sporchi’ del solito e la velocità della palla non era quella di altre partite, ma c’è sempre stata intensità e la voglia di andare oltre l’avversario. Andare a giocare fuori casa dà anche più spirito e più coraggio alle squadre avversarie, anche se mi è un po’ difficile pensare che l’atteggiamento del Prato sia così arrembante”
MARCONI QUASI, CAZZOLA NO
Il turn over, come già in Coppa Italia, ci sarà. Per alcuni ruoli obbligato dalle squalifiche (Celjak e Gazzi), “qualcuno per una alternanza che serve anche per tutelare i ragazzi, perché tre partite in otto giorni sono ‘usuranti’. Ho la fortuna di poter scegliere in una qualità alta, anche per questo credo giusto effettuare alcuni cambi, per una corretta gestione delle forze e dei possibili infortuni, in un periodo così intenso”. I recuperi come procedono? “Marconi ieri si è allenato con la squadra, ha fatto progressi, credo possa unirsi alla squadra: dire che è pronto, adesso, mi sembra ancora eccessivo, ma i passi in avanti ci sono, siamo contenti dei suoi miglioramenti. L’augurio è che possa essere definitivamente a tempo pieno, perché con lui in campo, l’Alessandria ha dimostrato di avere non solo un bomber prezioso, ma anche un giocatore che aiuto molto a sviluppare il gioco”. E Cazzola? “Non è ancora con i compagni, lo stiamo monitorando costantemente, sta migliorando, siamo contenti dei lavori di riabilitazione che sta svolegndo. Per lui, rispetto a Marconi, servirà un po’ più di tempo.
VERSO DUE OBIETTIVI
Dodici gare alla fine della stagione regolare e la semifinale di Coppa. Due mesi in cui la pressione si alzerà. O si è già alzata? “Nel vivo della stagione ci siamo da sempre. Quando sono arrivato qui faceva molto ‘caldo’. Adesso è il momento di consolidare quanto di buono abbiamo fatto. Penso, ad esempio, al ritorno di Coppa: un obiettivo a cui teniamo moltissimo, consapevoli che dobbiamo fare qualcosa in più, rispetto a gara uno, per centrare il primo traguardo. la nostra mentalità non deve cambiare: la nostra forza, anche nei momenti iniziali, più delicati, è stata quella di non pensare mai ‘a lungo termine’, ma ad avere la meglio, gara dopo gara, sull’avversario di turno. Cerchiamo di mettere in campo il buono che ci appartiene e l’atteggiamento di questa squadra: anche nei due 0-0 ravvicinati i ragazzi mi sono piaciuti, perché la sofferenza è stata relativa e abbiamo dato sempre l’idea di essere squadra”.
PABLO SEMPRE
Il turn over, almeno fino ad ora, ha riguardato pochissimo Gonzalez. Quasi nulla: oltre 1600 minuti. “Pablo sta bene, è un giocatore con colpi che possono fare la differenza da un momento all’altro. Ho trovato, da subito, un ragazzo molto disponibile e voglioso di far bene. Espulsione a parte, come me è stato sempre un trascinatore della squadra: ha qualità tecbiche di altissimo livello, ha una velocità di giocata di categoria superiore. Valuterò se sarà il caso, eventualmente, di farlo riposare: avrebbe dovuto farlo contro il Renate, ma dove 22 minuti, ma l’infortunio a Chinellato lo ha fatto tornare subito in campo”. I numeri delle verifiche, però, dicono che il ‘Cartero’, come anche Sestu, stanno molto bene. “Sicuramente i numeri servono nelle scelte e nella gestione degli uomini. Possono aiutare, ma non sono legge: quello che conta è l’occhio, quello che un giocatore riesce dare alla squadra e per la squadra. I numeri sono freddi, non dicono quanto davvero un giocatore può incidere: in una prestazione c’è il fattore psicologico, c’è il peso, a livello di personalità, che un giocatore può avere, c’è la voglia, c’è la volontà di prendersi alcune responsabilità nei momenti difficili. I numeri vanno letti e interpretati: questa è una squadra che reagisce bene agli stimoli, è in salute, corre tanto, ma nelle scelte sono molti i fattori che incidono”.
BLANCHARD RITORNA
Il Prato di Catalano gioca con un 4-3-3, che si trasforma in un 4-1-4-1. “Cerca di essere aggressivo, soprattutto con gli esterni d’attacco, che sono gli elementi più pericolosi, soprattutto Ceccarelli. Fino ad ora hanno giocato con i piedi invertiti. Anche questo dovremo attenzionare molto bene: grande rispetto per l’avversario, ma la priorità è pensare a noi. Essere organizzati per limitare i loro punti di forza, ma soprattutto ‘accendere’ i nostri”. Sarà di nuovo Blanchard dall’inizio? “Ha dimostrato di stare bene e potrebbe essere utilizzato dal 1′. . Piccolo e Giosa stanno facendo un campionato di altissimo livello e nella scelta c’è anche da considerare Lovric, che non ho ancora utilizzato, ma è pronto. Come lo è, in attacco Kadi”