Grigi, la prova del nove è un pari con il Monza
Un tempo per parte, nessuna rete, ma anche pochi rischi
Un tempo per parte, nessuna rete, ma anche pochi rischi
Alessandria – Monza 0-0
Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Sciacca (23’st Celjak), Piccolo, Blanchard, Barlocco; Gatto, Gazzi, Ranieri (11’st Bellazzini); Gonzalez (41’st Kdi), Fischnaller (23’st Chinellato), Russini (23’st Sestu). A disp.: Pop, Lovric, Nicco, Marconi, Giosa, Fissore, Ragni. All.: Marcolini
Monza (4-4-2): Liverani; Adorni, Riva, Caverzasi, Tentardini; Giudici (45’st Carissoni) Guidetti, Palesi (27’st Galli), D’Errico; Cori, Mendicino (37’st Ponsat). A disp.: Del Frate, Forte, Negro, Tomaselli, Trainotti, Cogliati, Padula, Ponsat, Perini, Romanò. All.: Zaffaroni
Arbitro: D’Apice di Arezzo
Assistenti: Colizzi e Guglielmi di Albano Laziale
Note: Serata fredda, terreno in buone condizioni. Spettatori: 2500 circa(1098+1280) Ammoniti: Guidetti, Giudici,Celjak, Gazzi, Gatto,Galli per gioco falloso Angoli: 6-2 per il Monza. Recupero: pt 1′, st 3′
Nel giorno del suo compleanno l”Alessandria supera la prova del nove, anche se è solo un pareggio con il Monza, che tiene le due squadre appaiate al 6°poto, scavalcate dalla Carrarese, e raggiunte dall’Olbia. Potrebbe essere colpaccio all’ultimo secondo su colpo di testa di Piccolo, ma D’Errico salva sulla linea. E il pari rispecchia un equilibrio nel gioco, più Monza nel primo tempo, più propositivi i Grigi nella ripresa. I tre cambi a metà dovrebbero determinare quella svolta che non c’è, ma resto un passo in avanti utile, preparando la Coppa Italia. Che può essere la priorità
LE SQUADRE
Molte novità nell’Alessandria, con un turn over ragionato, soprattutto in mezzo, dove Marcolini utilizza Gatto e Ranieri, squalificati mercoledì in Coppa e fa rifiatare Nicco. Anche in difesa due novità: Sciacca a destra al posto di Celjak e Blanchard al debutto assoluto per Giosa, A sinistra confermato Barlocco. In attacco Fischnaller punta centrale, anche se Chinellato è recuperato. Monza con D’Errico e Cori dall’inizio con la novità di Adorni basso a destra
LA PARTITA
L’avvio è del Monza, molto aggressivo sulle corsie esterne, con Giudice e D’Errico, e Sciacca e, soprattutto, Barlocco devono limitare la spinta in fase offensiva. Qualche difficoltà anche in mezzo, dove Guidetti e Palesi fraseggiano sullo stretto, ed è frequente che i Grigi si ritrovino in inferiorità numerica, anche perché Ranieri ha caratteristiche diverse da Nicco. Ma sono i Grigi a provarci, al 12′ con una azione tutta di prima e conclusione di Russini un paio di metri sulla riversa. Al 15′ Fischnaller su punizione dal limite, la palla passa di poco sull’incrocio. Al 24′ ci prova Gonzalez da fuori area, Liverani respinge e la difesa libera. Alla mezzora punizione dal limite, Gonzalez batte benissimo, barriera aggirata e portiere congelato, ma la palla si stampa sul palo. Capovolgimento di fronte e sul sinistro incrociato di D’Errico provvidenziale Blanchard spazza via. Nelle fasi centrali del primo tempo l’Alessandrina aggredisce gli spazi con più decisione diventa più pericolosa, ma dovrebbe farlo con più continuità, per non concedere la gestione del gioco ad un Monza molto ordinato e solido. A inizio ripresa Grigi più propositivi a destra, ma la prima occasione nasce da un taglio da sinistra di Russini, che Liverani blocca a terra (9′). Marcolini prova a dare più fantasia inserendo Bellazzini che, al 12′ , su punizione, dà l’illusione del gol, palla sull’esterno rete.Al 17′ grande recupero di Gazzi e azione tutta di prima, la conclusione di Gatto dal dischetto è bloccata dal portiere. Al 21′, però, è brivido sul sinistro di D’Errico,che svaria molto e crea spazi opportunità: tiro deviato è angolo. Tre cambi tutti insieme, dentro Celjak, Sestu e Chinellato, per provare a prendere finalmente il controllo della gara, anche se al 26′ Vannucchi è determinante, alzando sulla traversa la punizione di Guidetti. Squadre allungate, qualche errore per troppa precipitazione limita l’Alessandria. L’ultima occasione è dei Grigi, allo scadere del recupero, ma sulla linea D’Errico, il migliore dei suoi, salva.