‘Bravi ragazzi, grande obiettivo. Sappiamo anche soffrire’
Chinellato, caviglia out: nelle prossime ore gli accertamenti
Chinellato, caviglia out: nelle prossime ore gli accertamenti
Primi di tutto i complimenti. Perché non bisogna dimenticare da dove è partito Marcolini, dal terzultimo posto in campionato e da un cammino in Coppa tutto da scrivere. E dove è arrivato, in semifinale di Coppa Italia, dove l’Alessandria non era da 41 anni, e in rimonta costante in campionato, dove c’è la volontà di salire ancora. Tutto questo, naturalmente, non da solo e saper gestire un gruppo significa, anche, tenere alta la convinzione e la considerazione. “Prima di tutto i complimenti ai miei ragazzi, perché hanno centrato un altro obiettivo che ci eravamo prefissati.E che, comunque, non era né facile, né scontato, contro un’avversaria in salute, che gioca e che avrebbe potuto anche sorprenderci, perché ha cambiato atteggiamento tattico per provare a sorprenderci. Noi, però, abbiamo risposto bene, abbiamo anche confermato che sappiamo soffrire. Ecco, se proprio devo muovere un appunto, abbiamo voluto iniziare l’azione un po’ troppo poche volte e invece, nel secondo tempo, quando lo abbiamo fatto, magari anche con giocate semplici, siamo sempre riusciti ad arrivare almeno nell’area avversaria con facilità. Ma è un piccolo dettaglio, in mezzo a tantissimo impegno, volontà, qualità, anche a tantissime gare, una dopo l’altra. Cè anche un carico psicofisico che non va sottovalutato, anzi. Siamo partiti con l’atteggiamento giusto, per far capire a tutti, non solo agli avversari, quanto teniamo alla Coppa. E, ripeto, abbiamo anche saputo soffrire: una squadra forte è fatta di tutto questo. Sono soddisfatto anche perché non abbiamo subito gol”. Semifinale conquistata, ma perdendo una pedina, Chinellato. “A Matteo si è girata la caviglia: ha provato a resistere, ma il dolore era forte. Mi auguro che sia nella di grave e che con il ghiaccio si possa limitare il fastidio e il gonfiore”. L’augurio è di un recupero rapido, anche perché Marconi non è ancora utilizzabile e il numero delle gare ravvicinate cresce. Sono state due in tre giorni, adesso saranno quattro in dieci, l’andata di Coppa da affrontare anche senza Gatto, che sarà squalificato. “Vorrà dire che chiederò ai ragazzi un ulteriore sacrificio: poco lavoro in allenamento e tante partite”. Il cambio di Fissore? “Ha sempre fatto benissimo, con il Renate ha avuto qualche difficoltà, mi sembrava giusto cambiarlo. Una sostituzione, a sinistra, che avevo preparato, soprattutto pensando che il Renato giocasse con il 4-3-3. Invece, con il 4-3-12, avere un terzino di spinta come Barlocco poteva essere più utile per sfruttare lo spazio con la sua velocità, come ha fatto, anche nel contropiede con Gonzalez”. Adesso un altro trittico perché fra sette giorni sarà di nuovo Coppa Italia, andata di semifinale al Moccagatta con il Pontedera. Non c’è il tempo per alzare la testa. “Ma noi siamo tutti molto felici, per quello che abbiamo raggiunto e per quelli che vogliamo conquistare”