“Si poteva chiudere nel primo tempo. Bravi anche a soffrire”
Marcolini: 'Sestu ha qualità di altra categoria. A destra per limitare Sabatino e Cutolo'
Marcolini: 'Sestu ha qualità di altra categoria. A destra per limitare Sabatino e Cutolo'
Ci sono vittorie che hanno molte paternità e quella ad Arezzo, la prima nella storia dell’Alessandria su questo campo, appartiene a questa categoria . Ma certo le scelte di Marcolini, di gestione della gara e degli uomini, sono determinanti, anche quelle che, all’inizio, sorprendono tutti. Avversari compresi. Bravo, il tecnico, a depistare su alcuni interpreti, e forse anche per il centrocampo avrebbe potuto avere qualche soluzione in più, ma un affaticamento muscolare nella rifinitura tiene a casa Bellazzini, “valuteremo al rientro l’entità esatta – puntualizza il mister – e se è ipotizzabile un recupero per una delle prossime tappe della settimana”. Dosare gli uomini è utile, e allora spazio a Barlocco dall’inizio e a Russini sulla fascia che, solitamente, è di Sestu. Il primo sblocca il punteggio, il secondo tiene in continua apprensione l’Arezzo, che fatica a contenerlo quando accelera. Quando serve, nella ripresa, i cambi giusti al momento giusto, per allontanare i rischi e mettere al sicuro il risultato. L’impronta, preziosa, di Marcolini, che gira i meriti alla squadra. “Sono stati tutti molto bravi ad interpretare ciò che avevamo preparato in settimana. Un bellissimo primo tempo, con un unico difetto, non aver finalizzato di più le occasioni. Ne ho contate almeno cinque, limpidissime e nette. Un difetto che si poteva anche costare caro se il palo non ci avesse salvati sul tiro di Moscardelli allo scadere. “. L’unico vero rischio nella prima frazione, qualcuno in più nel primo quarto d’ora della ripresa. “Ce l’aspettavamo che partisse forte per recuperare. Ha anche cambiato atteggiamento tattico, 4-4-2, che in attacco diventava un 4-2-4. Ci hanno messo in difficoltà, perché hanno qualità e nell’uno contro uno e a livello balistico sono molto temibili. Ci hanno schiacciato un po’ e ci hanno messi in difficoltà, ma fra i molti meriti della mia squadra – insiste Marcolini – è la capacità di saper soffrire anche su campi difficili come quello di Arezzo e andare oltre gli ostacoli”. Anche i cambi, però, sono stati determinanti. “Ho richiamato Chinellato perché, nel nuovo atteggiamento tattico della riprsa, con un difensore in meno, l’Arezzo poteva scoprissi un po’ e lasciare più metri. Con un giocatore come Fischnaller è un atteggiamento che può diventare pericoloso per chi lo fa, e Fisch, infatti, è stato molto bravo a correre dietro le loro linee”. Altra mossa vincente l’ingresso di Sestu, che a destra dà l’impressione di dare ancora di più. “Alessio ha le qualità per giocare a destra come a sinistra, perché è di categoria superiore. L’ho schierato a destra perché da quella parte c’erano Sabatino e Cutolo, che hanno vocazione più offensiva e anche di valore: Sestu è più tornante rispetto a a Gonzalez. Nel finale ho inserito Fissore per coprirmi di più, anche se dopo il 2-0 la partita è stata di nuovo nelle nostre mani senza difficoltà”. Il trittico toscano si chiude come meglio non avrebbe potuto. E inizia benissimo una settimana cruciale. “Adesso con la Coppa: non facciamoci condizionare dal momento di leggera flessione del Renate, che è una delle rivelazioni. Ma conquistare la semifinale per noi significa davvero tanto, per i playoff”