‘Grazie Mocca: merito dei tifosi se siamo andati sopra la fatica’
Marcolini: 'Ho detto a Gonzalez che non sbagliano i portieri, sono i suoi tiri irresistibili'
Marcolini: 'Ho detto a Gonzalez che non sbagliano i portieri, sono i suoi tiri irresistibili'
Meno male che c’è Gonzalez. E, anche, che i portieri avversari non sono impeccabili. Pane è il terzo, in ordine di tempo, in questa stagione. Marcolini sorride, “l’ho detto anche a Pablo quando l’ho sostituito: non sono i portieri che sbagliano, è il tuo tiro che è davvero irresistibile. Succede a chi prova e mette pressione agli avversari”. E Pablo lo fa nella partita più difficile, come aveva previsto il tecnico. “La temevo e l’avevo detto, e l’ho temuta, ancora di più, dopo tre minuti quando, alla prima azione, siamo andati sotto, ma anche questo ci può servire per una ulteriore crescita. Ho una squadra di uomini veri, che ha affrontato la situaizone dello svantaggio con aggressività e con intensità e lo ha fatto contro una avversaria forte e organizzata come Siena. Che copre bene gli spazi, ha qualità tecniche e dinamiche: i due attaccanti hanno una aggressività molto alta sui portatori di palla, ma nonostante questo l’Alessandria ha giocato una grandissima partita, soprattutto dalla metà del primo tempo. Abbiamo avuto qualche buona occasione, ma ciò che mi è piaciuto di più è l’atteggiamento: abbiamo reagito molto bene qwuando siamo andati sotto”. E il pubblico del Moccagatta lo ha capito e si è fatto sentire. “E tanto: è merito anche loro, dei nostri tifosi, se siamo riusciti ad andare sopra la fatica. Una bella soddisfazione – insiste Marcolini – e un grande aiuto: è bello sentire la gente, le urla, l’effetto di questa spinta, il pubblico che ci trascina con la passione e la forza. Uno degli obiettivi, quando sono arrivato, era ritrovare entusiasmo: ci stiamo riuscendo, ed è la dimostrazione che quando si trova il giusto feeling tra società, squadra e pubblico, è il mix perfetto. Spero, e sono convinto che sarà così, che cresceremo ancora tutti insieme: quando la tua gente spinge e trascina, tutto diventa un po’ più facile”. La difesa un po’ più alta non sarebbe stata utile? “Non dimentichiamo cxhe il Siena ha due punte di grande movimento, spesso nelle posizioni intermedie, che creano fastidio: era impensabile, però, affrontare Santini e Marotta andandoli a prendere sulla linea di metacampo, perché avremmo scoperto campo. Qualche volta potevamo anche salire di più, ma altre sono stati bravi loro”. Tutti i cambi fatti sono stati per forzare un po’ la partita. “Non Nicco, non Fissore e neppure Sestu meritavano di essere sostituiti. Bellazzini l’ho inserito a fare il trequartista, su Gerli, Poi Mignani ha cambiato modulo, e ci ha tolto il punto di riferimento, mettendo due mediani. Ma Tommaso ha grande qualità: ho scelto anche io due mediani come Gazzi e Gattp, che bloccavano tutto quanto passava in zona e Bellazzini, quando ha la palla, è bravo: nell’uno contro uno, ha spunto, ha gamba, ha qualità nei calci da fermo. Ne ha tirati due, che hanno dato l’idea di grande pericolosità”. Il gol dopo tre minuti? “Lo devo rivedere: in ogni rete subita c’è una somma di errori, piccoli e grandi. Qurl che conta è stata la reazione, che in alcuni momenti ha soddisfatto ed esalto il pubblico: è questo ciò che cerchiamo e vogliamo”. Il cambio di Sestu solo tattico o per colpa della botta nel finale del primo tempo? “Lo ribadisco, oggi nessuno meritava di essere sostituito. Sestu, anche in questa gara, ha spesso saltato l’uomo ed è andato al cross, ma avevo bisogno di forzare un po’, con un esterno più offensivo, che andasse alla conclusione, che è nelle caratteristiche di Fischnaller”.