Sfonda la porta e fa irruzione in casa della ex
Provvidenziale l'arrivo dei carabinieri chiamati dalla sorella della vittima: 23enne ai domiciliari
Provvidenziale l'arrivo dei carabinieri chiamati dalla sorella della vittima: 23enne ai domiciliari
Sfonda il portone del palazzo e quello dell’abitazione della ex convivente e la aggredisce verbalmente alla presenza del figlio minore di lei e della sorella. Un 23enne novese e’ stato arrestato in flagranza dai Carabinieri della Compagnia di Novi Ligure. Con l’accusa di violenza privata, violazione di domicilio e danneggiamento pluriaggravati, è finito nei guai G. B., 23enne di Novi, con precedenti per reati contro il patrimonio. Il giovane, che non accettava la fine della relazione con la ex convivente 44enne, si era presentato sotto l’abitazione della donna e al rifiuto di quest’ultima di farlo entrare, in preda all’ira ha dapprima sfondato il portone dello stabile e, successivamente, quello dell’abitazione della ex, che al momento si trovava in casa in compagnia del figlio minorenne e della sorella. Quest’ultima è riuscita a scendere in strada e a chiedere aiuto al 112. I militari, che l’hanno trovata in strada ad attenderli, disperata, convinta che qualcosa di grave potesse essere già avvenuto all’interno della casa, hanno fatto irruzione nell’abitazione dove il giovane, in forte stato di agitazione, inveiva nei confronti della ex che, in lacrime, si era frapposta tra l’uomo e il figlio, facendo scudo a quest’ultimo. I carabinieri hanno immediatamente bloccato il giovane, al quale è stata poi contestata anche l’aggravante introdotta negli scorsi anni prevista nel caso di reati contro l’incolumità fisica commessi alla presenza di minori, constatando lo sfondamento della porta d’ingresso dell’appartamento e del portone d’ingresso condominiale. Nella sua denuncia la donna ha raccontato ai carabinieri che l’ex fidanzato aveva dapprima cercato di entrare in casa con il pretesto di poterle parlare alla presenza di sua sorella, ma al suo rifiuto era andato fuori di testa. La relazione, durata alcuni mesi, si era rapidamente interrotta ma il giovane non si era mai rassegnato, arrivando anche a minacciare il suicidio. Il 23enne è stato posto agli arresti domiciliari presso la sua abitazione di Novi Ligure.