La svolta targata Marcolini. Scegliendo Fischnaller
Il suo collega Fulvio Pea sostiene che a fare la differenza è stata la tanta qualità dell’Alessandria. Lo sa bene anche Michele Marcolini, “ho la fortuna di poter scegliere in una rosa di lusso, anche quando faccio i cambi”. Che, comunque, vanno azzeccati, negli interpreti e nei compiti tecnici e tattici. Come è stato l’ingresso di Fischnaller per Sestu, che a inizio ripresa l’allenatore aveva spostato a destra, invertendo la posizione con Gonzalez. “Ho provato a spostare Alessio a destra perché potesse provare un altro tipo di cross, visto che è un destro naturale, e creare qualche difficoltà in più ai due terzini del Pro Piacenza, che si erano un po’ adattati ai loro esterni. Ho la fortuna di avere una panchina di qualità: poter togliere uno come Sestu e inserire uno bravissimo come Fischnaller è un privilegio. E io sono privilegiato. Contento anche che abbia segnato: anche Manuel, da che sono arrivato, sta rendendo bene”. Privilegiato, così si definisce Marcolini. Ma anche bravo, capace di cambiare con una mossa la gara: perché poteva esserci il rischio di diventare prevedibili, soprattutto con Sestu meno ispirato del solito, e invece Fichnaller ha alzato il ritmo, ha portato palla in avanti dalla sua metacampo, ha creato scompiglio nella retroguardia avversaria, ha aperto varchi, creato superiorità, tirato e fil di palo e, anche, segnato. La ‘rtosa di lusso’, certo, è un aiuto per un allenatore, ma non tutti sono capaci di vivere nel lusso e approfittare della qualità: Marcolini ha dimosrato di avere questa capacità. In una gara, e per una vittoria che è stata fra le più difficili della sua gestione. “Forse la più complicata è stata quella con il Gavorrano, per il particolare momento che la squadra stava vivendo, perché ci siamo ritrovati sotto di una rete e con un uomo in meno. Tutte, comunque, hanno avuto difficoltà: oggi gara dura, ma siamo stati bravi a non sfilacciarci alla ricerca del gol. Contro il Pro Piacenza che ci aspettavamo, che ha cerdcato di chiudere tutti gli spazi, con una sola punta di ruolo. In alcune fasi abbiamo fatto un po’ di fatica, ma le occasioni migliori le abbiamo avute noi e nel secondo tempo, a parte quella in avvio con il salvataggio decisivo di Vannucchi, dopo è stato dominio nostro assoluto, con moltissime opportunità e il loro portiere è stato bravissimo. Meritatamente abbiamo segnato e vinto”.
Fra i meriti di Marcolini c’è quello di rigenerare i giocatori. Come Gazzi, che ha conquistato più di trenta palloni cruciali. “Aggiungiamo anche i colpi di testa e le rincorse che hanno fatto perdere il tempo giusto agli avversari. Gazzi non lo scopro, per il gioco che sa esprimere è uno di altra categoria. Anche oggi ha dato grandissimo equilibrio. Certo, bisogna essere consapevoli delle richieste da fargli: è un mediano, le sue doti migliori sono, appunto, la riconquista della palla, la copertura dello spazio e far ripartire l’azione con passaggi corti. Non gli si può certo chiedere di fare il Pirlo della situazione, ma anche oggi, per le caratteristiche che ha e per ciò che gli ho chiesto, ha fatto una partita straordinaria”. Anche il Pro Piacenza ha avuto qualche opportunità. “Se rivedo il film della gara le loro occasioni sono state un paio di colpi di testa e una azione davanti al portoere, unico errore nostro. Per come interpretano la fase offensiva, trasmettono sempre una sensazione di pericolo. Concedere nulla agli avversari è quasi impossibile, oggi abbiamo concesso davvero poco”. Mercato chiuso? Oggi Casasola convocato, ma non utilizzo, un segnale di partenza imminente. “Il mercato non è chiuso. Ci saranno movimenti, insieme alla società decideremo quali sono quelli giusti per migliorare o, comunque, per mantenere un equilibrio a livello tattico e, anche, all’interno dello spogliatoio”. Tra chi è già arrivato, buon esordio di Gatto. “Un buon giocatore dal punto di vista dinamico, la differenza la fa nella lettura del gioco, nella capacità di vincere i contrasti. E’ uno che si fa sentire, dà un grossissimo aiuto in fase difensiva, senza nulla togliere alla sua fase offensiva, che sa essere positiva”