Cinquina Alessandria: è zona playoff
Decide Fischnaller nella ripresa. Il palo nega il gol a Gonzalez
Decide Fischnaller nella ripresa. Il palo nega il gol a Gonzalez
Alessandria – Pro Piacenza 1-0
Marcatori: st 33′ Fischnaller
Alessandria (4-3-3): Vannucchi; Celjak, Piccolo, Giosa, Fissore; Nicco (18’st Gatto), Gazzi, Branca; Gonzalez, Marconi (40’st Bunino), Sestu (10’st Fischnaller). A disp.: Pop, Pastore, Ranieri, Sciacca, Russini, Agazzi, Rossetti, Casasola, Barlocco. All.: Marcolini
Pro Piacenza (4-4-2): Gori; Calandra, Belotti, Battistini, Ricci (29’st Belfasti); Barba, Aspas, Cavagna (36’st Musetti), La Vigna; Mastroianni, Bazzoffia (29’st Starita). A disp.: Bertozzi, Soresina, Avanzini, Messina All.: Pea
Arbitro: Curti di Milano
Assistenti: Ceccon di Lovere e Cantafio di Lamezia Terme
Note: Giornata di sole, terreno in buone condizioni. Spettatori: 2300 circa (971+1280)Ammoniti: Angoli: 13-3 per l’Alessandria Ammoniti: Gonzalez per comportamento non regolamentare, Aspas, Piccolo per gioco falloso. Recupero: pt 1′, st 4′
E sono cinque. Cinque vittorie consecutive, la lunga striscia targata Marcolini. Che fosse difficile, questa partita, lo si sapeva. Forse lo è anche più del previsto. Ma conta il risultato, nella rincorsa alla classifica che conta, quella da cui l’Alessandria è stata lungo lontana e che adesso occupa. Dimostrando di essere, quando serve, anche squadra operaia. Perché poteva essere complicato battere una avversaria organizzata e meno barricadera delle previsioni, che ha fatto gioco e creato occasioni. Prova ostica, vinta con merito, con due nomi su tutti, Gonzalez e Gazzi. Anzi tre, Fischnaller, per il tocco da tre punti
LE SQUADRE
Alessandria nella tessa formazione con cui ha chiuso il 2017, schierata con un 4-3-3, playmaker Gazzi, tridente con Gonzalez, Marconi e Sestu, i due nuovi in panchina. Pro Piacenza con il 4-4-2, senza Alessandro e con la coppia offensiva Mastroianni – Bazzoffia, il secondo, soprattutto, molto fastidioso
LA PARTITA
La prima delizia della giornata, all’8′, è una palla rubata da Gonzalez a Belotti, con un colpo di altissima classe. Avanza, il Cartero e apre su Marconi che, però, calcia addosso a Gori, che para senza difficoltà. L’avvio è un po’ sotto ritmo, ma intorno al quarto d’ora sale la pressione dei Grigi e al 24′ Gonzalez cambia marcia e se ne va a destra, taglio perfetto in area, dove Calandra anticipa, in angolo, la deviazione di Marconi. Gonzalez continua a distribuire palloni invitanti, al 31′ Branca si accentra e cerca la soluzione dal limite, un metro sulla traversa. Al 35′ la prima occasione per gli ospiti, cross da destra di Calandra, Mastroianni prende il tempo a Piccolo, ma il colpo di testa è alto sulla traversa. Segna l’Alessandria al 38′, Celjak in area per Gonzalez, che controlla e infila Gori, ma per l’assistente aggiustandosi la palla con la mano e l’arbitro annulla e ammonisce l’argentino. Nel finale di tempo Vannucchi determinante nel deviare sul palo il colpo di testa di Bazzoffia. Che al 5′ della ripresa ha un’altra opportunità, incrocia ai dieci metri dalla porta e Vannucchi si salva di piede. Protesta l’Alessandria all’11’ per un atterramento di Marconi in area ad opera di Belotti, ma l’arbitro fa proseguire. Al 15′ ripartenza di Fischnaller, che si accentra e va al tiro, dal limite, missile che passa vicinissimo al palo. Al 18′ il protagonista è Gori, che vola e allunga in angolo il destro incrociato di Gonzalez. Che se ne va da solo al 24′, si accentra e carica il sinistro, ma Gori vola e con la punta delle dita nega il gol all’argentino. Tre minuti dopo è il palo a dire no a Pablo, a portiere battuto. Al 33′ finalmente l’Alessandria: punizione preziosa, che Gatto va caparbiamente a conquistare, batte Gonzalez da destra, mischia sottoporta, su un colpo di testa il più lesto ad avventarsi per la deviazione vincente è Fischnaller. Al 40′ brivido, sul cross da sinistra di Belfasti, Aspas colpisce di testa, con perfetta scelta di tempo, palla che passa di un nulla sulla traversa.Poi gestione fino al 94′, la festa in campo. E dagli spalti anche un urlo, “Bravo Luca”. Tutto per Di Masi, in campo ad abbracciare i suoi ragazzi e Marcolini