Operazione ‘Coyote’, 12 denunciati. Ricercato un albanese
Rapine, furti, detenzione di stupefacenti, favoreggiamento della prostituzione
Rapine, furti, detenzione di stupefacenti, favoreggiamento della prostituzione
Operazione ‘Coyote’ per l’abilità degli indagati di sfuggire ai controlli anche in maniera rocambolesca, con inseguimenti in auto e a piedi. Ma la Squadra Mobile della Questura di Alessandria, dopo una attività di indagine coordinata dalla Procura della Repubblica, ha denunciato 12 persone, italiane e straniere, responsabili, a vario titolo, di una rapina aggravata, di detenzione e spaccio di cocaina, di detenzione e porto illegale di armi da fuoco, ricettazione e favoreggiamento della prostituzione. Una indagine avviata dopo furti, di notte, in alcuni centri della provincia. E, anche, di una rapina ai danni della titolare di una merceria nel centro di Alessandria, il 30 maggio 2016, quando alla signora era stata sottratta, con la forza, una collana in oro. Molte le abitazioni ‘visitate’ da alcuni dei denunciati, tra febbraio e maggio 2016, a Valenza, Gamalero, Acqui, Ovada, Trisobbio e Morbello. Sulla base degli elementi acquisiti dagli agenti che hanno svolto le indagini, il Gip del Tribunale di Alessandria ha emesso una ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di un cittadino italiano di 23 anni, per favoreggiamento della prostituzione, e di Viktor Markja, albanese, che risulta irreperibile sul territorio italiano, accusato di molti furti in abitazioni e in negozi e di detenzione abusiva di armi da fuoco, sottratte nelle case. Gli agenti della Squadra Mobile hanno anche recuperato, e restituito ai legittimi proprietari, alcune macchine rubate, e gioielli, orologi, dipinti di pregio, computer e telefoni cellulari