Il bomber Cattaneo è di nuovo al Moccagatta
Intitolato al capocannoniere di 105 anni di storia grigia il bar dello stadio
Intitolato al capocannoniere di 105 anni di storia grigia il bar dello stadio
I suoi 143 gol sono un primato che sarebbe una impresa anche solo pensare di eguagliare. Perché ormai il calcio da anni ha ammainato le bandiere. Renato Cattaneo è stato una bandiera e, adesso, è di nuovo al Moccagatta, nel suo Moccagatta, dove ha segnato reti importanti, come quelle alla Juve campione d’Italia del suo ex compagno Giovanni Ferrari. All’ingresso del bar, subito per chi arriva dalle poltrone bordocampo, c’è una targa, per ricordare che il locale, rimesso a nuovo, è intitolato a Renato Cattaneo, “asso del calcio alessandrino”. Iniziativa di Museo Grigio, in collaborazione con l’Alessandria Calcio: alla cerimonia i due figli, che hanno raccontato anche l’origine di quel soprannome, ‘Ciaplen’, non tanto il cagnolino, ma i salti sull’acqua delle pietre lanciate da riva, veloci, precisi e incontenibili come quando Cattaneo cambiava marcia e seminava tutti. Molti ex al brindisi: Tony Colombo, Sandro Beccari, Flavio Tonetto, Andrea Servili. Per l’Alessandria anche il segretario generale Stefano Toti e l’ufficio stampa al completo, Gigi Poggio, Michela Amisano e Mauro Risciglione. E, anche la figlia di Elvio Banchero, anche lui attaccante di razza della scuola alessandrina. Tutti insieme anche sul tappeto verde del Moccagatta, dove si è scritta la storia. E dove si vuole continuare a scriverla, conservando la bellezza e la forza della memoria