Borsalino, arriva la sentenza choc: respinto il concordato, è fallimento
La sentenza choc dunque è arrivata. La freddezza dei numeri dice che è la 92 del 2017 quella che sancisce il fallimento della Borsalino, la fabbrica dei cappelli che ha scritto la storia di Alessandria, dal presente incoraggiante ma dal passato pieno di ombre e di buchi di bilancio.
La richiesta di concordato preventivo presentata dai legali di Haeres Equita, il fondo dell’investitore svizzero Philippe Camperio, per evitare la decisione più grave, non è stata accolta. Con un dispositivo secco, la presidente del collegio, il giudice Caterina Santinello, l’ha dichiarata inammissibile. Stiamo parlando di un provvedimento che non si può dire sia stato il classico fulmine a ciel sereno, visto che giovedì scorso anche il pm si era pronunciato per il fallimento e visti altri numeri: un solo concordato approvato dal Tribunale di Alessandria negli ultimi tre anni.
C’è preoccupazione per il futuro dei 134 dipendenti della storica fabbrica, rappresentata dai sindacati. Ed è difficile accettare il concetto che possa fallire un’azienda che, oggi, ha conti in ordine e progetti per il futuro.
Gli scenari sono tutti da interpretare. Alla preoccupazione si aggiungono, adesso, lo stupore e la rabbia.