Villalvernia ricorda il bombardamento: “Dovevano colpire un ponte”
Cerimonia a Villalvernia per ricordare il 73esimo anniversario del bombardamento che causò 105 vittime civili. Dall'esame dei documenti sta emergendo una nuova verità: sei aerei partiti dalla Corsica erano stati incaricati di colpire un ponte, ma sbagliarono bersaglio e le bombe caddero sulle case
Cerimonia a Villalvernia per ricordare il 73esimo anniversario del bombardamento che causò 105 vittime civili. Dall'esame dei documenti sta emergendo una nuova verità: sei aerei partiti dalla Corsica erano stati incaricati di colpire un ponte, ma sbagliarono bersaglio e le bombe caddero sulle case
Prima della funzione i consiglieri del Comune hanno letto l’elenco delle 105 vittime e per ciascuno l’età anagrafica. Il vescovo ha aperto la celebrazione dicendo: «Siamo qui per ricordare, meglio ancora fare memoria». A concelebrare erano presenti sull’altare don Renzo Vanoi, a rappresentare la famiglia orionina che in quel giorno si fece subito presente; don Giuseppe Turrici, ora parroco della parrocchia del Sacro Cuore in Novi Ligure; il diacono Mauro Fossati e il parroco di Villalvernia padre Lorenzo Bergantin.
Monsignor Viola, durante l’omelia, fa riferimento alla giustizia, alla pace e alla speranza. In chiesa ci sono i gonfaloni della Provincia, del Comune, della locale Croce Verde e il labaro degli Alpini. Al termine della funzione, il discorso del sindaco che, inizialmente ringrazia il prefetto, il vescovo, il presidente della Provincia e il preside del secondo Circolo scolastico di Tortona. In più, le più alte cariche dei carabinieri in provincia e della locale stazione; non ultimi, gli alpini di Garbagna.
E dice: «Quel giorno era un venerdì, stesso sole come oggi». Sostiene che i sentimenti saranno ineluttabilmente sbiaditi dal tempo e il Comune sta promuovendo un confronto con Pont Saint Martin in val d’Aosta, che ebbe la stessa sorte di Villalvernia in allora.
Rivela che: «Dall’esame di alcuni documenti dell’aeronautica militare sta emergendo una nuova verità. Nel diario di guerra delle squadriglie che parteciparono, si dice che sei aerei appartenenti alla squadriglia 486 partirono per andare a bombardare un ponte fuori paese, partiti dalla Corsica. Invece di colpire il ponte sbagliarono e colpirono le case. L’amministrazione comunale con storici locali e quelli valdostani sta organizzando un seminario avente come tema il bombardamento di Villalvernia. Tutto ciò per raggiungere una definitiva pace universale».
Dopo le parole del sindaco Persi, l’amministrazione comunale ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide posta a fianco dell’ingresso della chiesa parrocchiale, in memoria delle vittime di quel tragico giorno.