‘Ho visto leader, e giocatori molto uniti. Nella ripresa meravigliosi”
Marcolini ammette il pessimo primo tempo, "ma tre punti legittimi"
Marcolini ammette il pessimo primo tempo, "ma tre punti legittimi"
Il momento peggiore può essere l’inizio di quello migliore. Almeno la svolta. La pensa così Michele Marcolini, e pensa al rosso diretto a Gonzalez, dopo 26 minuti, con la squadra sotto di un gol. “Nella difficoltà è saltato un po’ tutto: dopo l’espulsione l’impressione è che la squadra si sia liberata dall’obbligo di cercare determinate soluzioni per essere vincente. Uno in meno, i dieci rimasti in campo l’hanno buttata sulla battaglia, sull’intensità, ed è stato bellissimo, alla fine, gioire tutti insieme”. Prima troppi errori, “non possiamo certo dire di avere il bicchiere pieno. Un po’ più di mezzo pieno sì, il contenuto che manca sono i diversi errori commessi nel primo tempo, ma se ci troviamo in questa situazione di classifica qualche problema c’è e servirà un po’ di tempo anche per limitare il numero degli sbagli fino ad eliminarli del tutto”. Errori figli anche della paura con cui i Grigi hanno iniziato la partita. “Ma una volta che abbiamo vinto anche la paura, la prestazione della nostra squadra è stata meravigliosa. Scusate se mi sbilancio e uso questo aggettivo, ma nel secondo tempo siamo stati una suqdra di dieci uomini, abbiamo sofferto e abbiamo vinto meritatamente. Quando si combatte così e si creano così tante occasioni, i 3 punti sono meritati”. E Marcolini l’ha dimostrato, questo pensiero, abbracciando tutti i ragazzi al triplice fischio. “Io sono l’allenatore di questi ragazzi e con loro mi piace avere un rapporto sincero. Mi piace essere una loro spalla, ma come appoggio, non un amico. Spero di creare qualcosa di bello anche con questo gruppo, come è stato con quelli precedenti, e se devo esprimere la mia soddisfazione, apertamente, non mi vergogno a farlo. Conta la condivisione totale dei sentimenti, brutti e belli”. Parla anche del rapporto con il pubblico, Marcolini. “Credo che i tifosi abbiano capito come è nata questa vittoria: bello vedere i giocatori sotto la curva e la gente che li ha applauditi, perché ha riconosciuto lo sforzo che è stato fatto. Anche nel nostro inizio brutto, ho sentito poche contestazioni e più il desiderio di spingere la squadra. La gente ci ha dato una grande mano, noi ci abbiamo messo del nostro”. la formazione iniziale, in alcuni eleenti, però, non ha convinto e il merito di Marcolini è stato anche quello di aver trovato i correttivi giusti. “Rifarei le stesse scelte, anche se qualcunosa non è andato come pensato. Chi è entrato a inizio ripresa ha fatto bene, ma non è giusto gettare la croce addosso a chi è stato sostituito: magari Casasola e Ranieri non mi hanno soddisfatto a pieno in questa partita, ma la mia considerazione di loro non cambia e potranno giocare titolari ancora in altre partite. Oggi ho cambiato in base a quello che ha detto la partita e sono contento che chi è entrato in campo ha fatto la sua parte, aiutando a giocare un secondo tempo da grande squadra”. Cosa rispondare a Favarin che sostiene che la partita l’ha cambiata l’arbitro? “Sono d’accordo, ci ha buttato fuori un uomo. Io dico che nel secondo tempo ho visto una grande Alessandria: tutto il resto muove solo l’aria”. L’abbraccio a Vannucchi? Ho abbracciato tutti. Sono contento per Gianmarco, è tornato a posto, mi ha ripagato con due o tre interventi importanti. Due partite di seguito così bene, a livello di autostima è quanto di meglio si poteva prevedere”. Risultato a parte, Marcolini è contento per le riposte. “Ho visto dei leader, ho visto molti giocatori uniti tra loro e consapevoli che insieme, facendo anche tanta fatica, si può fare bene. E questa per me è l’indicazione che conta di più nella gara di oggi. Via la paura, siamo l’Alessandria: ci capiterà ancora di dover soffrire, ma anche se la classifica è ancora brutta, abbiamo un nome e dobbiamo cercare di dimostrarlo, sempre, con un approccio come quello del secondo tempo. Perché non sempre ci potremo ‘permettere’ il primo tempo di oggi, anzi dovremo eliminare queste false partenze, perché non sempre si può essere bravi a rimediare”